Un tratto del cavi elettrici sara' interrato, un'altra parte sottomarino, passando per la conduttura idrica. Il progetto prevede la costruzione di due cabine prefabbricate, una a Marsala e l'altra a Mozia per la 'consegna' dell'energia.
"Fino ad oggi, Mozia e' stata illuminata utilizzando un gruppo elettrogeno fornito dal comune di Marsala. Vigilero' personalmente - ha sottolineato Armao - affinche' il progetto sia realizzato nei tempi previsti. Sono passati 30 anni dal primo progetto, i lavori furono bloccati perche' ritenuti inquinanti per lo stagnone".
"Trent'anni per 1,5 Km di cavi - ha precisato l'assessore - non sono tempi ammissibili, soprattutto, parlando di Mozia, il sito fenicio-punico piu' importante del mondo, che conserva un patrimonio archeologico unico e intatto".
Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al nuovo soprintendente del Mare di Trapani, Giuseppe Gini, rappresentanti di alcune delle istituzioni coinvolte a vario titolo nella realizzazione dell'infrastruttura, e che hanno dato il loro assenso per procedere nell'iter di rilascio delle autorizzazioni: rappresentanti della Fondazione Withacher, del comune di Marsala e dell'impresa che realizzera' l'opera.
Armao ha rivolto anche un forte ringraziamento all'assessore Roberto Di Mauro per aver accelerato le procedure amministrative che consentiranno l'apertura dei lavori.
E dopo 24 ore dall'annuncio di Armao è arrivata la dichiarazione di Carini, che prova in qualche modo a prendersi i meriti dell'iniziativa della regione: “Già la prossima settimana convocherò una conferenza di servizio per avviare l’iter burocratico-amministrativo per ottenere le autorizzazioni necessarie ad avviare il progetto di elettrificazione di Mozia. E’ giusto che la meravigliosa isola dello Stagnone, che vogliamo diventi patrimonio dell’Umanità , venga allacciata, al più presto, alla rete dell’ energia elettrica".