A denunciarlo è stato il giornalista de La Sicilia Rino Giacalone.
Giacalone fu attaccato pesantemente da Vittorio Sgarbi in una conferenza stampa che il Sindaco di Salemi tenne con il suo addetto stampa Nino Ippolito presso il Palazzo della Provincia, nel corso della presentazione di un'associazione antiracket. L'ira di Sgarbi era scaturita da alcuni articoli molto critici di Giacalone sull'assegnazione dei beni confiscati alla mafia a Salemi.Sgarbi ha affermato che “la mafia a Salemi non c'è, a Palermo è pressoché debellata, a Ragusa non c'è, a Siracusa non c'è, a Messina non c'è, forse c'è a Trapani...”. E ha apostrofato come “diffamatore di professione e quindi mafioso” Rino Giacalone, autore da sempre di articoli incisivi, documentati e coraggiosi, nel rispetto della verità dei fatti e del contesto storico nel quale si svolgono a Trapani e in Provincia.
Il processo si è aperto presso il Palazzo di Giustizia di Trapani. Gli inquirenti contestano a Sgarbi di avere offeso, nel corso di una conferenza stampa , il giornalista accusandolo di essere mafioso. Giacalone, assistito dall’avvocato Donatella Buscaino, si è costituito parte civile. La prima udienza è stata dedicata alle questioni preliminari. Il processo entrerà nel vivo il 21 febbraio.