strangolato e sciolto nell'acido dagli uomini del boss Giovanni Brusca che volevano così vendicarsi della scelta del padre della vittima, Santino, di collaborare con gli investigatori.
La deposizione di Spatuzza, che si è autoaccusato del delitto, nonostante il suo nome non fosse mai venuto fuori nelle precedenti indagini sull'omicidio, è stata decisa dalla Corte di assise di Palermo che, oggi, dopo la sostituzione del presidente del collegio Salvatore Di Vitale, trasferito, con Alfredo Montalto, ha rinnovato gli atti istruttori finora svolti.
Oltre a Spatuzza sono imputati, tra gli altri, il capomafia latitante trapanese Matteo Messina Denaro e il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano.