“Trent’anni rappresenta un lasso di tempo molto lungo – afferma l’On. Marrocco -. Tanti, infatti, ne sono passati dal 1980 quando venne varata la legge regionale 127. Trent’anni nel corso dei quali i disagi per gli imprenditori di tutta la Sicilia e del bacino di Custonaci (numero uno nell’Isola) in particolare, sono aumentati in maniera esponenziale. Dopo il via libera da parte del consiglio regionale delle miniere e quello della III Commissione – Attività Produttive dell’Ars, adesso occorre soltanto l’approvazione da parte della Giunta regionale e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Sicilia – continua l’On. Marrocco -. In questo modo si contribuirà al rilancio dell’economia siciliana dato che sarà possibile rinnovare le concessioni ed individuare nuovi siti alla luce della nuova perimetrazione del territorio che indica dove poter effettuare l’attività estrattiva”.
L’On. Marrocco, pone, infine, l’attenzione sull’aspetto occupazionale e sulle ricadute che il “Piano Cave” avrà per la Sicilia in un periodo di certo non florido. “Le cave autorizzate nell’Isola – conclude l’On. Marrocco - sono 557 e danno lavoro a circa 12 mila persone, comprese le 4 mila dell’indotto”.