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31/10/2010 04:32:45

Miccichè lancia Forza del Sud e manda un avviso a Berlusconi

 battezzato al teatro Politeama di Palermo il suo nuovo partito, Forza del Sud, proponendo di formulare insieme alla maggioranza una proposta per le prossime elezioni nazionali. «Non si può continuare così, oggi nelle amministrazioni locali siciliane c'è una grande confusione e bisogna mettere ordine» ha scandito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
BERLUSCONI - Poi si è rivolto al premier, facendo riferimento alle polemiche di questi giorni su episodi della sua vita privata e chiedendo un chiaro impegno per il sud: «A Berlusconi dico che potrebbe anche mantenere il suo stile di vita, a lui piace. Ma quello che ci fa star male è il cambiare del suo atteggiamento in riferimento agli equilibri politici all'interno del governo. Noi politici del sud ti abbiamo sempre dimostrato di esserti amici, di averti sempre dato vittorie in tutte le province della Sicilia. Ma la nostra fedeltà, al punto in cui siamo, ed essendo cresciuti politicamente, non è infinita. Io gli voglio un bene bestiale, però voglio più bene al sud e alla Sicilia. E quindi è arrivato il punto che i rapporti tra noi e il governo si chiariscano. Berlusconi ci metta nelle condizioni di stare con lui, altrimenti saremo contro di lui». Mai con la sinistra comunque: «Ho una forza politica che deve dialogare con tutti, ma la naturale collocazione è all'interno del centrodestra. Certo un governo con la sinistra siciliana non lo faremo mai».

COME LA LEGA - Micciché ha spiegato di avere maturato la decisione di creare un partito durante un Consiglio dei ministri: «In una disputa tra me e la Lega Berlusconi scelse loro e mi disse: "Gianfranco loro sono un partito, tu no". Ecco, oggi siamo un partito». In questo Paese, ha proseguito, «c'è una parte razzista, convinta che siamo terroni e che non possiamo farcela. E c'è un'altra parte che crede che i terroni sono meglio dei polentoni, e noi ce la faremo. Noi abbiamo dietro la Magna Grecia, loro gli Unni. Loro hanno le paludi nebbiose, noi il sole e i colori». Micciché spiega così gli obiettivi della nuova formazione politica: «Dobbiamo stare al governo e fare come ha fatto la Lega. Dobbiamo starci con un partito che rappresenta solo il sud. E che possa condizionare le scelte del governo». Per esempio sul federalismo: «Così com'è non ci piace e sarà una delle prime battaglie su cui ci confronteremo. Non lo facciamo passare». E per quanto riguarda il sud rivendica: «A chi crede che la mafia sia stata sconfitta chissà da chi, dico che l'abbiamo sconfitta noi, i siciliani. Non è venuta la Nato, i morti ammazzati sono i siciliani e sono i nostri magistrati e le nostre forze dell'ordine a lottare contro la mafia».

CONFALONIERI - C'è stato anche un botta e risposta a distanza con Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, che in un'intervista al Corriere della Sera ha chiesto a Berlusconi di impedire la nascita del nuovo partito di Micciché. Questi, al termine dell'assemblea costituente, risponde a stretto giro di posta: «Io non mi permetto di dare a Confalonieri suggerimenti sul palinsesto di Canale 5».