Il «colpo» è quello messo a segno il 14 gennaio 2006 ai danni di un supermercato di via Trapani (Conad Buscaino di contrada Ranna), all'interno del quale, poco prima dell'orario di chiusura, fecero irruzione due uomini con il volto coperto da passamontagna. Uno era armato di pistola e l'altro di coltello. Puntata l'arma da fuoco alla tempia di una delle commesse, i rapinatori si fecero consegnare l'incasso della giornata (circa 1.200 euro). Poi, la fuga. Per questa rapina, a Giovan Battista Della Chiave (che in gennaio è stato condannato a 26 anni di carcere, assieme a Orazio Montagna, per l'omicidio di Antonino Via) il Tribunale di Marsala ha già inflitto quattro anni e mezzo di carcere, di cui 3 condonati per indulto (sentenza dell'11 febbraio 2008). E, adesso, per Della Chiave, ex commesso di un noto negozio di abbigliamento maschile di via Roma, il pm Belvisi ha invocato altri 6 mesi «in continuazione» con la precedente condanna. Otto anni di carcere sono stati, invece, chiesti per Francesco Capizzo e l'assoluzione, per insufficienza di prove, per Vito Maurizio Lombardo. Entrambi difesi dall'avvocato Diego Tranchida. Un colpo di scena il processo l'ha riservato lo scorso 21 ottobre, quando Della Chiave, a sorpresa, dichiarò che con lui, a rapinare il supermercato, furono Capizzo e Lombardo. Per il secondo, però, non ci sono prove sufficienti.
Antonio Pizzo - La Sicilia