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21/12/2010 13:56:26

Acqua e rete idrica, dall'Unione Europea contestate 81 infrazioni alla Sicilia

A pesare sull'isola ci sono 81 provvedimenti e oltre trecento in fase di elaborazione. Una situazione che spaventa sia il ministero per l'Ambiente che la Regione su cui graverebbero le eventuali multe e ritardi derivati dal loro pagamento.

Sotto la lente d'ingrandimento di Bruxelles sono finiti 74 comuni, tra cui Palermo, Catania e Messina ma anche aree sensibili di pregio naturalistico tra cui Aci Castello con la riviera dei Cicolopi, Terrasini, Castellammare del Golfo e Santa Flavia. In tutto in Italia sono 178 i comuni a non essere in regola, 129 nelle regioni meridionali, ovvero il 73 per cento.

La questione è legata all'attribuzione di competenze sulla gestione delle reti idriche all'indomani dell'entrata in vigore degli Ato idrici, una procedura che avrebbe dovuto avviare le opere di manutenzione in materia, anche alla luce dell'accordo di programma quadro firmato nel 2005 tra Regione e Ministero. Alla Sicilia sarebbe toccato un contributo di 1 miliardo e duecento milioni. Ma il meccanismo si è bloccato per lo stallo del sistema degli Ato, andato sotto gestione commissariale, poi ritornato sotto gestione regionale che avrebbe dovuto attribuire agli enti locali le competenze per far partire attività e progetti. Una situazione d'immobilismo che grava sulla Sicilia e sull'Italia che potrebbe causare danni economici di notevole livello oltre a lasciare una situazione a rischio in molte aree dell'isola.