, il geometra Vito Virgilio, che ha difeso innanzitutto il suo lavoro, e ha dichiarato che i soci della Siciliana Inerti, della quale lui era presidente, avevano molti sospetti sulle frequentazioni di Coppola, e per questo gli avevano affiancato un consiglio di amministrazione, per evitare che prendesse decisioni da solo. "Come mai, se sapevate dei suoi precedenti guai giudiziari e delle sue relazioni con persone sospette non lo avete allontanato?" gli ha chiesto il pm. E lui: "Se se ne andava dalla società, avremmo dovuto sborsare due milioni di euro di quote sue e delle sorella". Come mai al processo l'azienda, che ha avuto sicuramente un danno da questa vicenda, non si è costituita parte civile? "Io l'ho proposto. Ma la proposta è stata bocciata".