Gli investigatori hanno eseguito sei ordini di custodia cautelare nei confronti di presunti appartenenti alle famiglie mafiose di Partinico e Carini ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentata estorsione ed estorsione aggravata ai danni di alcuni imprenditori edili. Nella rete sono caduti alcuni boss e fiancheggiatori delle cosche. Nel corso delle indagini sono state registrate alcune riunioni durante le quali i taglieggiatori imponevano alle vittime le modalità e i tempi per la consegna delle somme di denaro richieste. Sono ancora in corso perquisizioni nella zona dove, nelle settimane scorse, sono stati registrati numerosi atti intimidatori. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo Antonio Ingroia e dai sostituti procuratori Gaetano Paci e Francesco del Bene. Ecco il comunicato della DIA:
La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, a seguito di una complessa e prolungata attività investigativa, nella mattinata odierna ha tratto in arresto, in esecuzione di O.C.C.C. emessa in data 17 dicembre 2010:
- PASSALACQUA Calogero Giovan Battista, alias Battistuni, nato a Carini (PA) il 7 giugno 1931 e ivi residente, pregiudicato, indiziato mafioso, in atto detenuto agli arresti domiciliari;
- FAILLA Vito, nato a Carini il 27 febbraio 1966 e ivi residente, pregiudicato;
- LO DUCA Giacomo, alias furchetta, nato a Carini il 24 novembre 1953 e ivi residente, incensurato, imprenditore edile;
- LO DUCA Andrea, nato a Carini il 18 agosto 1981 e ivi residente, celibe, incensurato;
Analogo provvedimento è stato contestualmente notificato, nelle strutture carcerarie dove si trovano già detenuti, a:
- VITALE Leonardo, nato a Partinico il 19 settembre 1986 e ivi residente, pregiudicato;
- ARCABASCIO Alessandro, nato a Partinico il 5 maggio 1973 e ivi residente, pluripregiudicato.
L’attività investigativa, svolta in modo tradizionale e sostenuta da intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha consentito di individuare, nella qualità di mandanti, i reggenti delle famiglie mafiose di Carini e Partinico ed altri pregiudicati affiliati o “a disposizione” dell’associazione , responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, di tentata estorsione ed estorsione aggravata in danno di alcuni imprenditori edili.
Nel corso delle indagini sono state registrate alcune riunioni, durante le quali i taglieggiatori imponevano alle vittime le modalità, i tempi e la consegna delle somme di denaro richieste.
L’indagine, iniziata nel gennaio 2009, era in una prima fase indirizzata nei confronti di un importante imprenditore locale, sospettato del tentativo di infiltrazione dell’organizzazione mafiosa cosa nostra, attraverso imprese a lui riconducibili.
Dalle successive investigazioni di natura tecnica, sono stati acquisiti nuovi e inequivocabili elementi probatori, che hanno consentito agli inquirenti di accertare che in realtà l’imprenditore era sottoposto a tentativi di estorsione da parte di PASSALACQUA Calogero Giovan Battista e VITALE Leonardo - soggetti di elevato spessore mafioso rispettivamente reggenti delle famiglie di Carini e di Partinico - e di altri pregiudicati, in particolare FAILLA Vito, LO DUCA Giacomo e ARCABASCIO Alessandro, subordinati ai primi, con l’incarico di imporre e riscuotere le tangenti richieste a diversi imprenditori impegnati ad eseguire le loro attività in quelle aree.
Le indagini, sono state coordinate dal Procuratore Agg. presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Dr. A. INGROIA e dai Sostituti Procuratori Dr. Gaetano PACI e Dr. Francesco DEL BENE.