processo per le stradi del 1993, nel quale Francesco Tagliavia è imputato come "coautore" per la strage che distrusse a Firenze l'Accademia dei Georgofili, accanto al Museo degli Uffizi. Già condannato all'ergastolo per la strage di via D'Amelio, Tagliavia è stato raggiungo da un'ordinanza di custodia cautelare, nel carcere di Viterbo, dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze: avrebbe organizzato e realizzato l'attentato, mettendo a disposizione alcuni esecutori e finanziandone le relative trasferte. Spatuzza è il testimone più importante del processo: avrebbe dichiarato che la strage dei Georgofili sarebbe stata decisa in una riunione cui erano presenti, oltre allo stesso Spatuzza, i boss Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Giuseppe Barranca, Francesco Giuliano, Cosimo Lo Nigro e appunto Francesco Tagliavia.