Pellegrino, in primo grado, è stato assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici del Tribunale di Trapani hanno invece dichiarato prescritto il secondo capo d'imputazione: la corruzione. Secondo l'accusa, l'ex assessore avrebbe fornito garanzie per una speculazione edilizia su cui aveva interesse il capomafia di Trapani, Francesco Pace.
In apertura il pm ha chiesto anche la riapertura del dibattimento, dopo che uno degli imputati nel processo di primo grado - Leonardo Barbara, condannato a 5 anni di reclusione per corruzione aggravata per aver favorito Cosa Nostra – ha reso dichiarazioni confessorie.dell'appello,
Barbara avrebbe visto Bartolo Pellegrino intascare 5000 euro dall'imprenditore Nino Birrittella per agevolare, da assessore, la costruzione di una serie di 650 alloggi popolari nel quartiere di Villa Rosina, a Trapani. Pellegrino, in particolare, si sarebbe impegnato per la modifica della destiazione d'uso di alcuni terreni interessati dall'operazione immobiliare.
Grande accusatore di Pellegrino è Nino Birrittella, imprenditore arrestato nella prima fase dell'operazione "Mafia e appalti", ed ex Presidente del Trapani Calcio.
La Provincia Regionale di Trapani, i Comuni di Trapani, Valderice e Paceco e Confindustria si sono costituiti parte civile.