E' stata superata la fase iniziale, sull'utilizzo delle intercettazioni. Il Tribunale di Trapani, presieduto da Alessandra Camassa, le ritiene legittime, e quindi verranno utilizzate come fonti di prova nel processo. Contro l'utilizzabilità si erano invece pronunciati, sollevando un'eccezione, i difensori degli imputati. Ora si fa sul serio, perchè cominciano a sfilare i testimoni per raccontare - forse - le estorsioni e i danneggiamenti subiti ad Alcamo. Per velocizzare i tempi il Pm Carlo Marzella ha chiesto di non ascoltare i suoi testi ma di produrre copia degli interrogatori. La richiesta è stata ammessa dalla corte. su richiesta dell'avvocato difensore di Stefano Regina, Anna Maria Beninati, è stato ascoltato il teste Massimo Mulè, titolare di una concessionaria d'auto ad Alcamo, che aveva denunciato un'intimidazione poi acquisita agli atti del processo. Mulè ha confermato di conoscere Regina e di avere un "rapporto di amicizia" con lui, con somme di denaro prestategli nel tempo, fin quando poi non potè aiutarlo "perchè voleva 30.000 euro, e io non li avevo". Non si è capito se però questo episodio è collegato alle intimidazioni subite, anche perchè Mulè stesso non ricorda se i due periodi - la richiesta di soldi e le intimidazioni - combaciavano. Oggi sfileranno altri testi.