Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/02/2011 06:43:00

Emergenza immigrati a Lampedusa. "Ma la situazione sanitaria è sotto controllo". Sbarchi anche a Pantelleria

Un gruppo di sette migranti e' stato fermato dai marinai della Guardia Costiera sulla costa occidentale dell'isola. Gli immigrati, tutti maschi, sono ospitati presso il centro di prima accoglienza all'interno della ex caserma dell'Esercito. Il gommone utilizzato e' stato individuato dalla motovedetta di soccorso incastrato fra gli scogli. Sono in corso le operazioni di recupero. Altri 11 clandestini, tutti maschi, giunti oggi a bordo di tre imbarcazioni diverse, erano stati rintracciati stamani all'alba nel centro abitato di Pantelleria.

12,00 - “La Sicilia è in grado di ospitare tutti gli immigrati che in queste ore stanno affluendo dalla Tunisia. Non ci sarà bisogno di mandarli in altre parti d’Italia”. Lo ha detto il prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, commissario straordinario per l’emergenza immigrati, intervistato da Il Messaggero. Ha anche detto che “la crisi tunisina è una catastrofe umanitaria, come dopo un terremoto“. Da stasera, intanto, ci saranno pasti caldi al Cie di Lampedusa, dove fino a questo momento i 2.150 immigrati hanno ricevuto soltanto panini e acqua. Lo ha assicurato Cono Galipò, il direttore del centro. Trecento, comunque, sono in partenza per essere trasferiti in alcuni centri di permanenza temporanea italiani. “La situazione è di estrema tranquillità – ha spiegato ancora Galipò – ripetto all’alto numero di clandestini presenti e l’esiguo numero di forze dell’ordine non si sono registrate difficoltà”.

11,00 - La situazione sanitaria sull'isola di Lampedusa e' assolutamente sotto controllo. Siamo in costante raccordo con il ministero della Salute e con il dipartimento nazionale di Protezione civileche ha istituito nelle prefetture dell'isola apposite unita' di crisi. Stiamo anche programmando il rafforzamento dell'assistenza sanitaria per poter far fronte alla situazione nell'eventualita', peraltro molto probabile, che nei prossimi giorni si registrino altri sbarchi di clandestini". Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, che ha allertato tutte le strutture sanitarie dell'isola di Lampedusa. Il piano, elaborato di concerto con l'Asp 6 di Palermo, prevede il potenziamento della postazione sanitaria di Lampedusa con un secondo medico di guardia medica, un anestesista rianimatore e un cardiologo, oltre ai medici di medicina generale abitualmente presenti sull'isola. Un ulteriore potenziamento sara' deciso dopo il sopralluogo che l'assessore Russo effettuera' lunedi' mattina sull'isola. Non e' escluso, se la situazione lo richiedera', che venga istituita anche una task force medica e infermieristica in collaborazione con il centro regionale dell'Istituto nazionale della medicina delle migrazioni (INMP), coordinato dal responsabile scientifico Tullio Prestileo e dal direttore amministrativo dell'azienda Civico di Palermo Carmelo Pullara."Abbiamo il dovere etico e morale - ha aggiunto Russo - di assistere nel migliore dei modi tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, a prescindere da razza, religione e nazionalita' di provenienza. E' proprio questo il senso di un apposito articolo inserito nella legge di riforma del sistema sanitario. La vita e il rispetto della dignita' umana sono valori imprescindibili che la Sicilia intende tutelare per dare l'ennesima testimonianza di civilta' e sensibilita'. Andro' personalmente a Lampedusa insieme al mio staff per dare un segnale chiaro dell'attenzione che dovremo profondere in questa vicenda e per verificare quali misure di assistenza possiamo offrire ai nostri fratelli che soffrono in un momento di estrema difficolta' della loro esistenza".


9,00 - L'Italia ha pronti "strumenti" navali e terrestri per aiutare la Tunisia nel pattugliamento delle proprie coste e frenare così la straordinaria ondata migratoria che in questi giorni si sta riversando a Lampedusa. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini conversando ieri sera con i cronisti in aereo alla vigilia della sua visita di oggi a Tunisi, dove incontrerà il primo ministro tunisino Mohammed Gannouchi. "Credo che Tunisia e Italia - ha spiegato il titolare della Farnesina che da ieri sera è a Damasco - abbiano un interesse comune a frenare questo traffico. L'Italia può offrire molto alla Tunisia", a partire da "un aiuto logistico in termini di equipaggiamento delle forze di polizia, ivi compresa la messa a disposizione di strumenti importanti, sia navali sia terrestri, per il pattugliamento della costa tunisina". A proposito della visita di oggi, ha spiegato ancora il capo della diplomazia italiana, "punto ad ottenere dal primo ministro tunisino la conferma della volontà, che io credo ci sia, di lavorare con l'Italia come sempre si è fatto per frenare quel flusso migratorio irregolare che da zero è passato in poche ore ad alcune migliaia di immigrati clandestini". "C'è un traffico di esseri umani senza precedenti, un orribile business alle spalle di disperati, di gente che paga 1.000 dollari a testa per mettersi su un barcone verso Lampedusa. Credo che Tunisia e Italia abbiano interesse comune a frenare questo traffico", ha concluso il ministro.

Secondo sbarco nel giro di poche ore a Pantelleria: i carabinieri hanno intercettato a terra un gruppo di migranti riusciti ad approdare sull'isola. Fino a questo momento sono 11 gli extracomunitari bloccati nel corso di alcune battute, lo stesso numero di persone che erano state fermate ieri. Ricerche sono ancora in corso per individuare altri profughi.