Lo ha detto ieri il sindacalista Eugenio Tumbarello testimoniando nel processo a carico della direttrice del Conservatorio di Trapani, Lea Pavarini e del direttore amministrativo, Angelo Gambino, chiamati a rispondere di peculato.
Il procedimento scaturisce da un'indagine riguardante alcune delibere, approvate dal Consiglio di amministrazione dell'Ente, con le quali è stata autorizzata l'erogazione di alcune somme a favore dei due imputati e di sei collaboratori per incarichi supplementari. Somme che, secondo l'accusa, sarebbero state concesse in violazione del regolamento dell'ente. Gli imputati sono accusati di avere ingannato gli altri componenti del consiglio di amministrazione in ordine alla legittimità e correttezza dei provvedimento ed alla fondatezza delle obbligazioni debitorie. L'apertura del processo è prevista per il prossimo 28 aprile. Lea Pavarini era già finita sotto processo nel passato per un'altra vicenda riguardante il conservatorio. La dirigente era stata accusata di avere impedito ad alcuni allievi di partecipare ad alcuni eventi musicali non organizzati dall'istituto. Una vicenda che, dopo la condanna in primo grado a venti giorni di reclusione, poi ribaltata in appello, si è conclusa con la conferma dell'assoluzione da parte della quinta sezione della Corte di Cassazione.