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15/02/2011 08:24:40

"Speronati dai tunisini". Il racconto dei sopravvissuti al naufragio di venerdì

Due dei sopravvissuti, che dopo essere stati soccorsi si trovano nella città di Gabes, hanno raccontato di essere partiti in 125 dal porto di Zarzis su un vecchio motopesca che aveva sulla fiancata il nome "Oogla".

"Mentre eravamo in navigazione verso Lampedusa una motovedetta tunisina ci ha intimato di fermarci, cosa che abbiamo fatto - hanno raccontato i due superstiti a una giornalista di Al Jazira - ma il comandante della motovedetta 'Horiya 302' ha fatto una manovra e ci ha speronato, spezzando la nostra barca in due".

Secondo la ricostruzione dei due testimoni i soccorsi sarebbero scattati in ritardo: "Gli ufficiali di bordo ridevano perché alcuni di noi non sapevano nuotare e hanno perso tempo prima di salvarci. Molti di noi non sono stati ritrovati. Sono morti annegati".

"Una volta sulla motovedetta - hanno aggiunto - siamo stati trasferiti su un'altra nave della marina tunisina che ci ha portato a terra. Ci hanno trasferiti nella caserma di Zarzis dove siamo stati interrogati e poi rilasciati". I due sopravvissuti al naufragio hanno anche raccontato di avere pagato 2.000 dinari ciascuno, l'equivalente di circa mille euro, per partire".