completo avevano deciso di portare i loro bambini per una passeggiata – a causa della decisione del custode che, “essendo lontano da casa e dovendola raggiungere a piedi”, ha deciso di chiudere i cancelli alle 12:40 piuttosto che alle 13 e nonostante le proteste generali. In città il malumore è palpabile, in molti si chiedono come si possa andare avanti di questo passo e poi aspirare a restare davvero sito turistico, con la Villa Comunale che chiude in base alle esigenze del custode, Villa Genna che, invece, non apre proprio mai, molte strade sporche e piazza del Popolo in particolare, dove sembra che due aiuole siano state letteralmente prestate alla vendita di frutta e verdura e al deposito di cassette di legno e cartoni ammucchiati dai commercianti, mentre le altre versano in uno stato di totale abbandono. La gente si lamenta, si augura che le proteste arrivino all’amministrazione e che tutte le parole di dissenso non rimangano al vento, incapaci di cambiare il corso delle cose. Della questione della Villa Comunale è stato informato l’assessore al verde pubblico, Salvatore Rubbino, che dice: <Non ero a conoscenza di quest’episodio e mi dispiace molto che si sia verificato. Garantisco che domani stesso (oggi, ndr), lo porterò a conoscenza del dirigente del settore, Lillo Princi, e insieme decideremo il da farsi e stabiliremo anche se sono necessari dei provvedimenti disciplinari da prendere nei confronti del dipendente comunale addetto alla custodia dei Giardini Pubblici>.