cose, invece li abbiamo abbandonati e a poco a poco il progetto è fallito…». È quanto ha affermato il consigliere comunale dell'Udc Antonino Genna, che assieme al collega Michele De Maria, presidente della Commissione consiliare Agricoltura, era stato uno dei principali promotori dell'iniziativa del mercato contadino, il cui scopo era quello di accorciare la filiera commerciale tra produttori e consumatori, con vantaggi economici per entrambe le parti. L'esperimento fu avviato a fine giugno 2009 (con tanto di inaugurazione) ma adesso, le parole di Genna certifica il flop del «mercato contadino», che ha operato ogni sabato nell'area attrezzata alle spalle della gradinata dello stadio municipale. «Avevamo promesso - continua Genna - prezzi molto modici a quanti avessero affittato gli stalli del suolo pubblico. Invece, i contadini hanno pagato senza sconti».
Il mercato si svolge, sulla carta, dalle ore 8 alle ore 14 nell'area attrezzata limitrofa al mercato ortofrutticolo all'ingrosso (zona Stadio).
Uno dei primi problemi emersi era che in realtà al mercato contadino non andavano solo gli ortolani, ma anche altri tipi di commercianti, rivenditori, tradendo così lo spirito del mercato stesso, che era diventato una specie di “mercatino” in versione più povera. A ciò si aggiunge il fatto che i prezzi non erano affatto concorrenziali o inferiori alla media, e che, insomma, presto il mercato è andato deserto.
Chi aveva sposato l'iniziativa aveva, poi, chiesto di potere raddoppiare i giorni di vendita. Oltre al sabato, un altro giorno in cui il mercato avrebbe dovuto svolgersi in una piazza del centro storico, dove per i marsalesi sarebbe stato più facile raggiungere le bancarelle dell'ortofrutta. Era stata proposta piazza Carmine. O in alternativa lo spiazzo accanto al Monumento ai Mille. I rappresentanti del mercato contadino erano stati ricevuti anche dalla commissione consiliare Agricoltura, che poi, a quanto pare, ha girato le proposte al sindaco Carini. Ma le proposte sono rimaste lettera morta.
Eppure per il Sindaco Carini «Il mercato contadino è attivo e funzionante». «Non è vero che il mercato contadino è stato abbandonato dagli operatori - sostiene il sindaco - in atto operano 12 aziende agricole, né è vero che lo stesso è stato trascurato dall'amministrazione, che oltre ad essersi adoperata per fare decollare il mercato, si è attivata da subito per dare attuazione alle richieste avanzate dagli operatori del settore e non ultima quella di aggiungere una giornata lavorativa a quella in atto svolta, con nuova sede nell'area parcheggio del lungomare (area demaniale). Per questa nuova localizzazione è stato necessario richiedere formale autorizzazione all'Assessorato Territorio e Ambiente, il cui iter è in fase di definizione».
"Per lo spazio pubblico in atto occupato all'interno dell'area attrezzata, non è possibile praticare riduzioni o sconti sulla TOSAP, essendo dalla legge non derogabile per l'occupazione di aree pubbliche. Cosa diversa, invece, per l'eventuale piazza del Lungomare, ricadente nel contesto di un'area già data in concessione al Comune di Marsala, per la quale sarà possibile derogare al pagamento per l’occupazione da parte di terzi, ivi inclusi gli operatori del mercato contadino".
Nel suo lungo comunicato di risposta alle dichiarazioni di Genna, comunque Carini alla fine ammette un barlume di verità: "Appare utile tuttavia affermare che per rilanciare il mercato contadino gli operatori devono fare la loro parte ponendo in vendita prodotti tipici locali, di qualità e a prezzi competitivi rispetto agli esercizi commerciali".
Quindi anche per il Sindaco il mercato va rilanciato…
E pensare che all’inizio l’Amministrazione Comunale era così convinta della bontà dell’idea e del mega afflusso di persone che ne sarebbe conseguito da aver istituito pure una linea di bus, circolare e gratuita, per permettere ai marsalesi di raggiungere il mercato, con corse ogni mezz’ora…
Proprio un anno fa, invece, la nostra redazione aveva raccolto le lamentele di consumatori e produttori rispetto ad un progetto che era stato totalmente abbandonato: “E’ una situazione che non può più andare avanti”. Queste le parole degli agricoltori.
Gli agricoltori hanno manifestato una serie di problemi che nessuno è riuscito a risolvere “anche perché – dicono – dopo l’inaugurazione ci hanno abbandonati”. Il problema principale è la presenza anche di non agricoltori all’interno del mercato. E poi manca tutto. Ad esempio il Comune aveva promesso una campagna pubblicitaria per fare conoscere alla città l’esistenza di questo mercato, che si tiene ogni sabato mattina. Nulla. Ancora, molti agricoltori vendono prodotti non propri, alcuni addirittura vendono prodotti non tipici, come banane e kiwi. “Ho fatto un controllo – aveva detto il consigliere comunale Michele De Maria – e ho visto che nelle altre realtà locali, come a Trapani e a Castelvetrano, il mercato contadino funziona davvero bene, perché è inserito nel circuito della Regione. Ho chiesto al Comune di attivarsi, allora, per avere il sostegno dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura”.
Nel mercato contadino erano disponibili 6 posteggi destinati alla vendita di prodotti del settore florovivaistico (fiori e piante ornamentali), 6 a quella di prodotti della zootecnia, 3 a quelli del settore avicolo e 29 alla vendita di prodotti del settore ortofrutticolo. Dei 44 stalli previsti solo una ventina erano occupati al momento dell’inaugurazione, a giugno. Ma ogni sabato sono presenti 4 / 5 stalli.