capomafia è imputato per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. Con l’accusa di sequestro di persona e omicidio, oltre a Spatuzza e Graviano, sono imputati anche il boss trapanese latitante Matteo Messina denaro e i mafiosi Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e Salvatore Benigno. La corte d’assise di Palermo ha anche disposto un altro confronto, quello tra i collaboratori Spatuzza e Salvatore Grigoli sul ruolo tenuto dall’imputato Francesco Giuliano durante il sequestro del bambino. Sempre per decisione della corte, saranno sentiti nuovamente anche i due affittuari di un magazzino di Misilmeri (Palermo) dove sarebbe stato parcheggiato il Fiorino usato dai sequestratori per trasportare Giuseppe Di Matteo da un luogo all’altro. La corte ha rigettato l’altra richiesta della difesa di Graviano che aveva chiesto di procedere alla verifica della presenza del dna del boss in una villetta di Misilmeri dove sarebbe avvenuto un incontro per la preparazione del sequestro a cui, secondo l’accusa, avrebbero partecipato anche Graviano e Messina Denaro. Giuseppe Di Matteo venne rapito il 23 novembre 1993 per indurre il padre Santino, che si era pentito, a ritrattare le accuse. Il ragazzino fu strangolato e sciolto nell’acido dopo mesi di prigionia.