origine pavese che il 24 luglio 1943 (data della caduta del Fascismo) fu fucilato dagli americani lungo la via Salemi dopo aver resistito, da solo, fino all'ultimo, all'arrivo del nemico.
Non tutti, però, all'epoca, considerarono eroica la sua strenua, e alla fine solitaria (i soldati decisero di arrendersi), resistenza all'esercito Usa. Non condivisero, infatti, il suo «coraggio» e senso dell'onore la maggior parte degli abitanti del versante nord marsalese, sui quali continuavano a cannoneggiare le navi americane che si trovavano ormai a ridosso della costa. Cannonate micidiali, che terrorizzarono la popolazione civile, che partivano proprio in risposta ai colpi d'artiglieria esplosi da terra da Sommaruga.
Al quale il Comune, nel 1989, dedicò un piccolo monumento realizzato sulla via Salemi (nei pressi del nuovo ospedale). «Allontanati energicamente alcuni civili che andavano incontro al nemico con drappi bianchi in segno di resa - si legge nelle motivazioni, naturalmente intrise di retorica, con cui gli fu conferita la medaglia d'oro alla memoria - si slanciò sulla mitragliatrice rimasta, per accendere con la fiamma della sua grande anima l'ultima cartuccia. Indi al nemico scoprì il petto gridando ''eccovi un bel bersaglio'' e volle che i battiti del suo nobile cuore fossero spenti dalla mitraglia».
Oltre che a Sommaruga, l'amministrazione comunale ha deciso di intitolare strade della periferia a Pietro Pugliese, un militare marsalese morto, il 20 gennaio 1943, nella «campagna di Russia», e ad Antonio Canepa, sicilianista e partigiano. A firmare le determine con cui si intitolano le vie è stato il sindaco Renzo Carini, che ha recepito le proposte della commissione toponomastica.