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23/02/2011 08:23:07

Accordo impresa - sindacati: risolta la vertenza ai Cantieri Navali di Trapani

Si prevede il ricorso alla cassa integrazione diretta ed il pagamento ai lavoratori delle mensilità arretrate secondo un concordato piano di rientro. Revocato lo sciopero promosso dalle organizzazioni sindacali.

La protesta dei lavoratori era scoppiata improvvisamente all'inizio di Febbraio. Reclamavano, 75 operai, il pagamento delle mensilità e sicurezza sul loro posto di lavoro. Diversi gli incontri che si sono tenuti nelle principali sedi politiche ed istituzionali, con un presidio permanente degli operati all'ingresso dello stabilimento.

Nel corso delle trattative si è fatta strada l'idea del ricorso alla cassa integrazione, che aveva ricevuto appoggi da più parti.  "Il ricorso alla cassa integrazione, ordinaria o anche straordinaria, proposto dai sindacati non può che essere valutato con estrema attenzione - aveva dichiarato ad esempio il deputato regionale del Pd, Camillo Oddo -  Bisogna tornare al tavolo delle trattative per superare la crisi e costruire il futuro del cantiere navale di Trapani".

Soddisfazione per la raggiunta intesa sulla vertenza dei cantieri navali di Trapani è stata espressa dal senatore d’Ali che ha cosi commentato: “E'un importante segnale di maturità in favore del mondo del lavoro trapanese, tanto da parte dei sindacati e dei lavoratori quanto da parte dell’azienda. In un momento certamente non felice dell’industria cantieristica nazionale (hanno già chiuso i battenti diverse aziende similari) l’accordo per la cessazione dello sciopero al cantiere navale di Trapani costituisce una importante assunzione di responsabilità e la premessa perchè con opportuni interventi legati anche alla volontà politca regionale (con il rapido impiego dei fondi destinati alla ristrutturazione dei bacini di carenaggio di Trapani) si possa prevedere un periodo di ripresa della normale attività e di mantenimento della trapanesità della attività dei cantieri navali. Era una intesa sulla cui positiva soluzione vi era una attesa emtoiva dell’interea città che, in più modi aveva testimoniato la sua solidarietà ai lavoriatori e all’azienda. Un ringraziamento particolare al prefetto Marilisa Magno e a tutti gli uffici della Prefettura di Trapani che nacora una volta hanno dimostrato come con tenacia e competenza gli uffici territoriali del Governo possano intervenire con importanti funzioni di mediazione tra le parti. Credo che sul raggiungimento dell’intesa abbia non poco influito il senso di appartenenza aziendale e civico delle maestranze che, una volta di più, hanno dimostrato l’attaccamento non solo al posto di lavoro ma anche e soprattutto all’immagine della città e delle sue attività portuali. Deve rimanere l’impegno di tutti a considerare questa intesa come il punto di avvio di una nuova fase di attività cantieristica e di possibile ampliamento dei lavori".

Grande soddisfazione viene espressa oggi dal Presidente Peppe Poma e dall’intero Consiglio Provinciale per la raggiunta intesa sulla vertenza che per oltre due settimane ha interessato il Cantiere Navale SpA di Trapani e soprattutto il 60 per cento dei 74 dipendenti sui quali incombeva la minaccia del ventilato licenziamento, mentre per tutti le ultime tre mensilità fino a ieri risultavano ancora non pagate.
A nome anche della Conferenza dei Capigruppo e di tutti gli altri componenti del Consiglio Provinciale – afferma il Presidente Poma – esprimo soddisfazione e compiacimento per la raggiunta intesa nonché un particolare ringraziamento a S.E. il Prefetto di Trapani, Dott.ssa Marilisa Magno, il cui meritorio impegno di mediazione ha sicuramente consentito il superamento della distanza fra le parti in causa. Ma è giusto estendere tale ringraziamento anche alla nostra Deputazione regionale, a cominciare dall’On. Camillo Oddo, Vice Presidente dell’A.R.S., che ha fatto da trait d’union con l’Assessore Regionale Marco Venturi, ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali che si sono battuti con estrema determinazione, ai lavoratori tutti del Cantiere che hanno protestato e difeso con grande dignità i loro diritti, agli stessi vertici dell’Azienda che alla fine hanno dimostrato di non essere insensibili alle motivazioni, anche squisitamente umane, che stavano alla base della vertenza.
Ora però – aggiunge il Presidente del Consiglio Provinciale – il mio auspicio è che possa essere subito riattivato il tavolo di concertazione che era stato aperto con la Regione Siciliana, tramite l’Assessore delle Attività Produttive, perché ritengo necessario giungere all’impiego, quanto più celermente possibile, dei fondi (circa 65 milioni di euro) previsti dall’accordo di programma pubblico-privato e destinati alla ristrutturazione del bacino di carenaggio trapanese oltre che di altri due bacini nel palermitano.
A tal fine – conclude Peppe Poma – ho già avuto un nuovo contatto con l’On. Camillo Oddo dal quale ho prontamente ricevuto la piena disponibilità ad attivarsi per riprendere, fin dai prossimi giorni, il dialogo con l’Assessore Venturi.