E’ stata dichiarata la prescrizione per l’ex assessore della giunta Laudicina, Salvatore Bonfiglio. I tre erano stati condannati in primo grado ed assolti in appello. La Procura aveva però fatto ricorso in Cassazione ed i giudici non ritennero congrue le motivazioni contenute nella sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, disponendo, pertanto, un nuovo processo.Ieri la sentenza. Laudicina e gli assessori erano stati arrestati nell’aprile del 2001 a conclusioni di un’indagine condotta dalla polizia.
Antonino Laudicina (Trapani, 1948), medico dentista, diviene negli anni '80 consigliere comunale della Democrazia Cristiana. Consigliere provinciale, nel 1993 per poci mesi è presidente della Provincia di Trapani Con la fine della DC aderisce al PPI con il quale è candidato alla Camera nel 1994 nel collegio maggioritario di Trapani, ma ottiene il 16,6 % e non è eletto.
Torna in politica nel giugno 1998 ed è eletto sindaco di Trapani , in una coalizione di centro destra, nella quale Laudicina è indipendente vicino al CCD. Arrestato nell'aprile 2001 per un'inchiesta su corruzione per la gestione degli asili comunali. Assolto in appello nel 2006, la Cassazione annulla la sentenza nel 2007 e dispone un nuovo processo. Il 14 marzo 2011 la seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo lo assolve definitivamente dall'accusa di corruzione . Il padre, Domenico Laudicina, era già stato sindaco di Trapani dal 1956 al 1957.
Sulla vicenda, dichiara a Trapani Giuseppe Scalabrino: “È durissimo constatare che chi come me non si chiama Silvio Berlusconi e l’unico strumento che possiede per difendere i propri valori è quello di difendersi nel processo, debba barattare tutto ciò con più di dieci anni di emarginazione morale, sociale e politica che, irrimediabilmente, finiscono quasi per affievolire il significato di quel bene più grande che un uomo non deve mai perdere, la propria dignità”.
Appresa la notizia della assoluzione nel processo d’appello nei confronti dell’ex sindaco di Trapani Laudicina e di alcuni suoi assessori del tempo, il senatore Antonio d’Alì ha così commentato: “Saluto con grande felicità la definitiva assoluzione di Nino Laudicina da un’accusa che i giudici hanno rivelato essere ingiusta e che era anche incomprensibile in relazione alla grande tradizione di onestà e di cittadini che la famiglia Laudicina ha sempre dimostrato di avere. Non posso non ripercorrere anche momenti tristi collegati a quell’episodio: ricordo che Nino Laudicina fu arrestato con grande clamore durante la campagna elettorale per le politiche del 2001 e poi dovette rassegnare le dimissioni dall’incaricoper un fatto, oggi finalmente registriamo, che non gli era imputabile. Ma in questo momento la felicità per l’amico Nino supera ogni ansia di polemica. Lo stesso vale per Peppe Scalabrino, anche lui riconosciuto, dopo undici anni galantuomo e persona dedita alla amministrazione pubblica senza secondi fini. Di entrambi devo ricordare la collaborazione per il piano Urban per la città di Trapani e per il piano portroghesi che sono stati i primi momenti della ripresa urbana e sociale della città che oggi mostra tutte le positive evidenze di quell’azione politica ed amministrativa”.