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21/03/2011 18:50:29

Il Vescovo di Trapani: "Una giornata per la preghiera per la pace"

Ecco il testo della lettera che verrà letta a tutti i fedeli nelle parrocchie e nelle comunità ecclesiali.

 

            Carissimi,

in questi giorni il precipitare degli eventi internazionali eppure così vicini a noi, c’impone una riflessione ed un impegno di preghiera e di solidarietà, una rinnovata fede nel dialogo e nel primato della dignità di ogni persona umana.

Siamo di fronte ad un imponente dramma umano: quello della marea di immigrati che sbarcano a Lampedusa e mancano del minimo necessario e nello stesso tempo constatiamo la comprensibile apprensione degli abitanti dell’isola. La politica sembra non prendere posizione sulla sorte dei migranti mentre ci chiediamo che fine hanno fatto eritrei, somali, etiopi, ivoriani, ganesi,nigeriani trattenuti in Libia.

Dai contatti avuti dagli operatori della Caritas con i migranti sbarcati in questi mesi si avverte qualcosa di nuovo rispetto al passato: in loro sembra viva la gioia della liberazione, la possibilità di sperare ma una visione miope del fenomeno in corso rischia di tramutare un’emergenza umanitaria in un problema di sicurezza e di acuire vecchie e nuove paure nei confronti degli immigrati.

            Alziamo perciò la voce per dire tutta la nostra contrarietà alla gestione di un fenomeno che ha bisogno di essere governato non dalla logica egoistica dell’utile, ma solo dalla logica della solidarietà.

            Le rivolte popolari in Egitto e Tunisia, il disastro umanitario che da troppo tempo vivono l’Eritrea, la Somalia e altri stati del corno d’Africa e la guerra che in atto insanguina la Libia hanno profonde ripercussioni anche sul nostro territorio diocesano. Paura per un conflitto vicino dagli esiti imprevedibili, preoccupazione per i problemi economici che alcuni effetti collaterali del grave momento che stiamo vivendo come paese possano avere anche sul nostro territorio, a partire dalla chiusura dell’aeroporto civile di Trapani-Birgi.

             Da credenti intendiamo implorare il nostro Dio che si è rivelato in Cristo Gesù, Principe della pace, perché la concordia e l’unità finalmente trionfi nel mondo e sia riconosciuta ad ogni uomo la sua dignità di persona, di figlio di Dio. Come diceva don Tonino Bello: "Dovremmo protenderci nel Mediterraneo non come 'arco di guerra' ma come 'arca di pace'".

 

            In tutte le sante messe che saranno celebrate in Diocesi domenica prossima 27 Marzo, III domenica di Quaresima, v’invito ad aggiungere alla Preghiera dei fedeli le due intenzioni qui di seguito indicate:

-          Perché la marea umana che dall’Africa si riversa sulle nostre coste interroghi le nostre coscienze e non ci lasci né indifferenti né passivi, ma ci spinga ad amare di più e a servire la causa dell’uomo che soffre, preghiamo.

-          Perché davanti all’immane tragedia della guerra possiamo reagire con forza, coltivando in noi propositi di concordia e perché coloro che hanno responsabilità ad ogni livello possano percorrere la via del dialogo che porta alla pace, preghiamo

 

            Se cresceremo nell’amore vivremo una vita bella ed è su questa strada che invito tutti voi, carissimi figli della Santa Chiesa di Dio che è in Trapani, a camminare con convinzione e con gioia.

            Nell’attesa della Pasqua saluto tutti voi con affetto e di cuore benedico.