Il porto canale non viene infatti dragato da più di trent'anni ed il suo fondale si è notevolmente ridotto. Ad oggi il punto di massima profondità è di circa 2 metri e ciò costituisce un grosso problema per la navigazione dei motopesca che hanno un pescaggio da 2,50 metri in su; vi è stato pure il caso di qualche natante che si arenato in pieno porto riportando dei danni. Gli armatori, per spostare i propri pescherecci dal porto nuovo e potere fare gasolio presso i tre distributori Ip, Keropetroil ed Erg che si trovano al "porto vecchio" (il più grande concessionario Agip ha il distributore al porto nuovo) o per effettuare lavori presso il cantiere "Me.Ca.Na", sono costretti ad affittare il rimorchiatore del cantiere Giacalone pagando circa 500 euro, prezzo ritenuto «fuori mercato» dagli armatori. Nel corso dell'incontro in Comune, il sindaco Cristaldi ha illustrato ai presenti il cronoprogramma dell'Amministrazione in merito al recupero del porto canale: riattivazione dell'antica "chiatta" (141.000 euro) , eliminazione scarichi fognari (opera inserita nel piano annuale 2010, compreso stesso intervento nel lungomare Mazzini, con circa 1.500.000 euro), sistemazione della banchina "Ducezio" (600.000 euro). In attesa che arrivi il finanziamento di 5 milioni e 700 mila euro per la bonifica ed recupero del porto canale, Cristaldi si è detto disponibile ad un'azione d'urgenza per il dragaggio di un primo tratto.