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05/04/2011 15:56:30

Consiglieri di Marsala a Palermo per il rebus area industriale

Dall’incontro è emerso che il parere negativo espresso dall’avvocato dello Stato è impugnabile, per cui si può evitare di intraprendere da capo il lungo ister buricratico.
Per la prossima settimana sarà previsto un incontro fra i soggetti coinvolti a cui sarà presente il presidente della commissione urbanistica di Marsala Enzo Sturiano per analizzare i punti errati da modificare e procedere nuovamente con la richiesta della variante al Piani Regolatore Consortile relativa all'individuazione di un'area in contrada Matarocco Paolini nel territorio di Marsala.
Queste le dichiarazioni dei consiglieri Sturiano e De Maria: "Sono passati 12 anni per avere parere contrario di un atto di interesse pubblico, che va contro lo svilippo dell'economia. Ci chiediamo come mai sugli altri strumenti non è stata sollevata la stessa questione e l’anomalia riguarda solo il territorio di Marsala? È strano anche il fatto che nel 2003 la variante era stata bocciata con la stessa motivazione e l'Asi non ha provveduto a sanare il difetto, emerso già da parte del Cru con parere n° 238. Cosa hanno fatto i delegati del comune di Marsala all'interno del consorzio Asi? Dovrebbero essere tre persone delegate che avrebbero dovuto portare avanti la causa legata al territorio di Marsala .Ci sono gravi responsabilità da parte del'Asi e da parte degli uffici regionali che non hanno fatto emergere nessuna osservazione in merito”.


Nel 1967 viene approvato il piano consortile, con decreto ministeriale che interessa il territorio della provincia di Trapani, nel quale Marsala non era compresa.
Nel 1999 venne effettuata una convenzione per individuare un sito da inserire nel piano e fu individuata l'area di Paolini Matarocco.
Inizialmente la proposta venne bocciata dall'assessorato Territorio e Ambiente perchè si trattava di un nuovo agglomerato industriale e non di un ampliamento dell'area già individuata. L'Asi impugna la bocciatura e nel 2003 il Cru esamina il progetto, bocciandolo con due motivazioni: inammissibilità della variante per la decorrenza dei termini di vigenza e per insufficienti motivazioni a supporto della scelta localizzativa, vista la presenza di colture specializzate e nella considerazione che non sono state adeguatamente motivate, sotto il profilo urbanistico le ragioni, che hanno portato alla scelta dell'area. L'allora deputato regionale Eleonora Lo Curto propose una nuova alternativa con l'ampliamento dell'area già esistente di contrada San Silvestro.
In conseguenza nasce un tavolo tecnico per fa si che la scelta ricadesse in una delle due proposte. L'allora assessore all'industria Marina Noè valuta concretamente l'area di Matarocco, escludendo i terreni pregiati con coltivazioni particolari.
Nel 2005 l'Asi approva il progetto definitivo di Matarocco e ripropone la richiesta di variante alla regione. Dopo un percorso burocratico infinito, fino a qualche mese fa, si arriva all'ultimo parere favorevole del dipartimento urbanistica. In attesa del parere del Cru, questo si accorge che il piano regolatore dell'Asi di Trapani "approvato con parere ministeriale approvato nel 67 è inefficace a far data dall'87 per effetto dell'entrata in vigore dell'art. 18 comma 3 della legge regionale dell'84, pubblicata in gazzetta, e pertanto la variante proposta dall'asi adotata con delibera n° 3 del 2005 è inammissibile per la decorrenza dell'efficacia del piano regolatore dell'Asi".