Le case di riposo su cui starebbe indagando la Procura ospiterebbero al loro interno dai 10 ai 20 anziani non autosufficienti, facendosi pagare rette da 1000-1300 euro al mese. Le prime indiscrezioni indicano i modi in cui verrebbero trattati i degenti. Si parla di case, o addirittura appartamenti ubicati in città, non adibite a dare cure a persone non autosufficienti, in cui alloggiano anziani stipati in un saloni sprovvisti dell’attrezzatura necessaria, con scarsa cura igienica, personale ridotto al minimo (1-2 badanti per una quindicina di persone), degenti spesso stipati in un’unica stanza per tenerli sotto occhio e legati alle sedie.
Le indagini si concentrano su tutto il territorio marsalese in cui prosperano case di cura abusive e non, ma spesso anche le case di riposo regolari sono chiuse agli occhi indiscreti e al cui interno nessuno sa cosa succede.
Nell’ottobre scorso le indagini della Procura di Marsala, in tema di case di riposo abusive, avevano portato alla chiusura della “Villa Royal” (Lara srl) sita in Contrada Cardilla. Durante il blitz i proprietari della casa di riposo sono stati posti ai domiciliari (Baldassare Genna, 49 anni, assistente capo di polizia in servizio nel commissariato di Marsala, la moglie Vita Maria Rallo, di 45 anni, e il fratello Giuseppe Genna, di 51, accusati di sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci), e denunciati i figli di Genna, di 22 anni, e di 19. Successivamente i proprietari sono stati rilasciati e al processo scaturito dal blitz l’avvocato Tranchida, per la difesa, ha chiesto al gip che «la Procura indaghi anche sulle eventuali responsabilità dei familiari degli anziani ospitati a Villa Royal per accertare se abbiano concorso nei reati contestati agli imputati».
Non sono da escludere dunque trattamenti di “cura” simili a quelli ipotizzati per la "Villa Royal" sequestrata ad ottobre. In quella casa di riposo, secondo le ricostruzioni fatte dalla procura, alcuni ospiti gravemente ammalati e ormai in fin di vita, «di notte venivano abbandonati fino al loro decesso».