«Vino famoso in tutto il mondo e vanto dell'agricoltura siciliana - dice - così l'ha definito il Quirinale nella lettera inviataci quale riscontro un anno fa - dice Maggio che continua - Un titolo che non è in rotta di collisione con altri percorsi avviati, attribuire al Marsala la qualifica di patrimonio dell'Italianità può soltanto giovare a chi lo produce, alla città, alle istituzioni, ad un'economia in crisi a tutta la Penisola».