Filo conduttore della manifestazione saranno i temi da lui denunciati oltre 35 anni fa e ancora attuali: come il nucleare, l'immigrazione e la resistenza antimafia. Saranno gli studenti delle scuole medie di Cinisi ad aprire domattina, con una staffetta, le manifestazioni organizzate dalla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e dal Centro Giuseppe Impastato nel 33esimo anniversario della morte. Alle 9 gli alunni si ritroveranno in corso Umberto I e percorreranno, in una gara sportiva, la strada che va da Casa Badalamenti a Casa Memoria. Il 6 e il 7 maggio alle 18, lungo lo stesso tragitto la compagnia 'Ultimo Teatro' organizzera' degli spettacoli di teatri di strada, 'Hurria, l'urlo di nessuno', sul conflitto israelo- palestinese e 'La morte nucleare', un ''rifacimento di uno spettacolo sul disastro nucleare organizzato dai compagni di Peppino nel 1976'', spiega Umberto Santino, fondatore del centro Impastato. Si prosegue l'8 maggio, con un incontro alle 9.30 nel salone comunale di Cinisi, sul libro 'Italia 150: l'unificazione incompiuta', scritto da Enrico Guarneri e Umberto Santino e si continua il pomeriggio, alle 16.30 con un incontro sul testo 'Don Vito a Gomorra. Mafia e antimafia tra papelli, pizzini e best seller'. La sera nell'atrio comunale un documentario ricordera' Felicia Bartolotta Impastato, la madre di Peppino, attraverso le testimonianze di tre donne, Anna Puglisi, del centro Impastato, Felicia, la moglie di Giovanni Impastato e Maria Luisa, la nipote di Felicia. Il 9 maggio un dibattito alle 9.30 su 'La strage infinita. Guerre, vedra', tra gli altri, l'intervento dell'unione mediatori interculturali, e di Domenico Lucano, sindaco di Riace ''raro esempio di accoglienza verso i migranti e di ricostruzione di una comunita' - ha detto Santino - perche' ha scelto di aprire il proprio paese, abbandonato, agli extracomunitari uscendo dai soliti canoni dell'assistenzialismo''. ''Peppino e' stato un precursore nelle lotte per i diritti degli immigrati - racconta il fratello Giovanni, che ricorda un episodio della seconda meta' degli anni Sessanta - c'era un ragazzo di colore a Cinisi, nato dalla relazione di una donna del posto con un soldato americano durante la guerra. Viveva ai margini per il suo colore della pelle ed era costretto a delinquere. Peppino lo ha fatto studiare ed emancipare, anticipando il senso dell'accoglienza verso i migranti. Mio fratello si e' sempre battuto per un riscatto senza pietismi, e quando e' stato assassinato, questo giovane di colore ha sofferto tantissimo per la sua morte e da allora non si e' piu' ripreso''. Il concentramento per il corteo si avra' intorno alle 16.30 intorno alla sede di radio Aut, in corso Vittorio Emanuele, a Terrasini, e alle 17 partira' per andare verso Casa memoria, a Cinisi. La conclusione avverra' intorno alle 20.30 con un omaggio a Fabrizio De Andre' eseguito dalla musica degli Ottocento e con il premio di una targa intitolata alla memoria di Peppino Impastato che sara' consegnata agli artisti Pippo Pollina e Roy Paci, che concluderanno la manifestazione.