La legge regionale n. 98 del 1981, infatti, sanciva principi assolutamente innovativi, di importanza eccezionale e senza riscontro alcuno nel Paese poiché definiva un nuovo e più evoluto modello di assetto territoriale capace di “pensare” alla conservazione della natura in un quadro politico complessivo di recupero, difesa e conservazione degli ecosistemi naturali direttamente correlato allo sviluppo sostenibile dei territori soggetti a tutela.
Gli esiti della forza innovatrice e assolutamente attuale di quel "progetto" - fortemente sostenuto anche dalle Associazioni ambientaliste - sono sotto gli occhi tutti: a trent'anni da quella data, le aree protette siciliane sono cresciute sino ad interessare ben oltre il 12% del territorio regionale, dato unico in Italia, con un variegato ed articolato insieme di oltre 75 Riserve naturali, un Parco Fluviale e quattro grandi Parchi naturali.
Tra le iniziative che l'Azienda Regionale Foreste Demaniali ha realizzato per celebrare il trentennale della legge e dell’istituzione della Riserva, di grande rilievo è stata la proclamazione della "Carta dello Zingaro" sui diritti della Aree Naturali Protette Siciliane. La “Carta” redatta dalle Associazioni ambientaliste, sottoscritta da Raniero Maggini Vicepresidente del WWF Italia, da Gianmaria Sparma Assessore al Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia e da Pier Francesco Rizza Presidente del WWF Sicilia è stata simbolicamente consegnata da Franco Russo, già Presidente del WWF Sicilia e decano dell'ambientalismo siciliano, ai giovani partecipanti all’ iniziativa. Un passaggio di "testimone" dal forte valore simbolico che sancisce la centralità della tutela del patrimonio naturale e del paesaggio, attraverso la rete dei Parchi e delle riserve siciliane e rappresenta la continuità di un percorso ormai inarrestabile e indiscutibile. Percorso iniziato trent'anni fa, proprio con la "marcia sullo Zingaro".