E’ proprio qui che oggi sarà posta una targa alla presenza del sindaco Alberto Di Marzo e dei promotori dell’iniziativa. La strada è stata scelta su indicazione dell’amministrazione comunale e del sindaco ed è stata deliberata la settimana scorsa dalla commissione toponomastica. L’idea di intitolare una strada a Peppino Impastato era stata portata in commissione lo scorso anno dall’allora assessore Giuseppe La Francesca ed era stata scelta, per mancanza di altre strade, una via di campagna nella contrada Buccuram. Durante un dibattito in consiglio comunale si era arrivati alla proposta che la via da intestare a Peppino Impastato fosse spostata nel centro maggiore dell’isola. Questo perché il povero ragazzo, morto per avere avuto il coraggio di denunciare i mafiosi dai microfoni della sua radio, meritava un posto con maggiore visibilità. L’ex Via Castello, tra il Palazzo verde e la farmacia Ganci è in una zona centrale e potrà diventare un luogo della memoria per chi passerà da quelle parti in considerazione anche perché poco distante c’è la via Falcone e Borsellino.
E se a Pantelleria Via Impastato è realtà, a Marsala la vicenda assume contorni sempre più fantozziani. Due anni fa è stata deliberata l'intitolazione della piazza di fronte la scuola "Pascoli" a Peppino Impastato da parte del Consiglio Comunae. Da allora, silenzio. Dopo qualche tempo l'Amministrazione Comunale ha comprato la targa da collocare nella piazza. Ma poi non si è saputo più nulla. A Gennaio 2009 poi la vicenda più tragicomica: la Prefettura chiese infatti all'Amministrazione Comunale il curriculum vitae di Impastato, per giustificarne l'intitolazione di una piazza....
Secondo l'Assessore Vincenzo Ronci, che ha in mano la pratica la colpa è di Giovanni Impastato, fratello di Peppino. "Lo dovevo chiamare, ma nessuno mi ha dato mai il suo numero - ha dichiarato Ronci - poi mi sono deciso ad inviargli una raccomandata. Così vediamo se viene...".