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11/05/2011 10:12:37

Edilizia scolastica: partecipata assemblea all'Agrario

dell'edilizia scolastica. Circa 160 gli studenti delle scuole superiori (Liceo Classico, Istituto Commerciale, Istituto Professionale ed Istituto Agrario) presenti al dibattito a cui sono intervenuti, il responsabile regionale del Movimento, Giuseppe Messina e l'assessore provinciale all'edilizia scolastica, Paolo Ruggieri. «Si è parlato della scandalosa politica delle locazioni adottata dalla Provincia - dice Peppe Gandolfo, responsabile provinciale del Movimento - di cui ne è esempio lampante l'istituto Commerciale di Via Trapani, pagato da 34 anni con un canone a privati dal costo attuale 260 mila euro annui, della mancanza di manutenzioni delle strutture scolastiche (la palestra "Nicola Grillo" del Classico, in Via Marconi) e dei locali fatiscenti del liceo linguistico, in Via Gambini e dell'istituto per geometri di Petrosino non munito di una palestra». Ignazio Passalacqua, unico consigliere provinciale presente, ha sottolineato i due problemi maggiori, ossia quello del Commerciale e quello del Classico, auspicando che tali problemi siano risolti non devastando il podere Badia ma ricorrendo ad un terreno confiscato alla
mafia, in contrada Berbaro. L'avv. Gandolfo ha aggiunto che una relazione sarà inoltrata alla Corte dei Conti e alla Procura per la politica delle locazioni condotta dalla Provincia, e ha segnalato all'assessore Ruggieri la presenza di un altro terreno confiscato alla mafia in contrada Ciancio, esteso ben 31.000 metri quadrati. «Ruggieri - aggiunge Gandolfo - tra le righe ha dichiarato che una soluzione potrebbe essere quella del cosiddetto "sale" e "lease back", una forma speciale di leasing con relative rate pagate dall'ente provincia al privato, non scartando tuttavia l'ipotesi dell'utilizzazione dell'attuale palazzo di giustizia, dell'ospedale "San Biagio" e dei locali dell'aeronautica militare di Sappusi. Infine il responsabile regionale del Movimento, Giuseppe Messina, ha preannunciato la campagna denominata «salviamo il podere Badia»