L'avvocato Giacomo Frazzitta, difensore di Montagna, nel corso dell'ultima udienza è tornato a chiedere la piena assoluzione del suo assistito perchè - secondo lui - la sera del 5 Gennaio 2007 si trovava molto distante dal luogo del delitto. Frazzitta ha anche contestato le altre prove del delitto, come un frammento di un'impronta di Montagna rinvenuta su un auto parcheggiata nei pressi del Magazzino Gea dove avvenne la rapina. Secondo Frazzitta si tratta di una prova inutilizzabile. Ma c'è di più, secondo Frazzitta: Montagna ha tre cellulari, e di questi, secondo il legale, nessuno dei tre era nella zona del delitto quella sera, e i telefoni quella sera furono anche utilizzati.
Oggi il processo continua. Il pm già ha avanzato le sue richieste: 30 anni per Montagna, ergastolo per Della Chiave.
In primo grado gli imputati sono stati condannati a 26 anni di reclusione ciascuno.
Nino Via venne freddato per aver preso le difese di un collega, Pietro Terraglia, in balia dei due rapinatori che gli volevano sottrarre l'incasso della giornata.Orazio Montagna e Giovan Battista della Chiave vennero fermati alcune settimane dopo il delitto a Palermo. Erano in possesso di una pistola. La stessa - per gli inquirenti - che sparò contro Nino Via.