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18/05/2011 08:00:38

Decapitato il clan di Agrigento, arrestato anche il carceriere di Di Matteo

I carabinieri di Cammarata e del Reparto Operativo di Agrigento, a conclusione dell'operazione "Kamarat" coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi e dai sostituti Giuseppe Fici ed Emanuele Ravaglioli, hanno arrestato quattro persone ai vertici delle cosche di Cammarata e Casteltermini. Tra loro anche uno dei sequestratori del piccolo Giuseppe Di Matteo. In manette, su ordinanza emessa dal gip Fernando Sestito, sono finiti Angelo Longo, 47enne di Cammarata, Mariano Gentile, 58enne di Cammarata, Giovanni Calogero Scozzaro, 53enne di Casteltermini, tutti rinchiusi in carcere; ai domiciliari Vincenzo Giovanni Scavetto, 71enne di Casteltermini. In particolare, Longo ha avuto un ruolo di direzione dopo la morte del padre Luigi della famiglia mafiosa di Cammarata; Gentile ha fatto parte della famiglia mafiosa di Castronovo di Sicilia e fatto da tramite con la famiglia mafiosa di Cammarata; Scozzaro e Scavetto facevano parte della famiglia mafiosa di Casteltermini. A Longo, inoltre, e' contestata l'aggravante per aver avuto un ruolo di direzione all'interno dell'organizzazione; per tutti l'aggravante della disponibilita' di armi ed esplosivi per il conseguimento delle finalita' dell'associazione e per aver concorso a un'associazione finalizzata anche al controllo di attivita' economiche. Longo e', infine, accusato di avere preso parte al sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, di 13 anni, per indurre alla ritrattazione il padre Santo Di Matteo; un sequestro commesso in concorso con Giovanni ed Enzo Brusca, Leoluca Bagarella, Gerlandino Messina, Alfonso Falzone e Luigi Putrone. Il sequestro del piccolo Di Matteo e' avvenuto il 23 novembre 1993 a Villabate ed e' proseguito in provincia di Agrigento e in altre localita' della Sicilia; e' stato poi strangolato e disciolto nell'acido a San Giuseppe Jato l'11 gennaio 1996. Gli arrestati sono stati rinchiusi al Pagliarelli di Palermo.