Prostitute sarebbero state alcune ragazze colombiane. Due loro connazionali, le case d’appuntamento. E Di Girolamo dice di essere fidanzato con una di queste, Anacona Cuellar,: “Per questo andavo e venivo da casa sua – ha detto ai magistrati – perché ci incontravamo, non fornivo alcun supporto logistico”. Di Girolamo è difeso dall’avvocato Diego Tranchida, ha chiesto, al termine dell'interrogatorio, la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare. Il giudice avrà cinque giorni di tempo per decidere.
Ma ci sono tanti dubbi aperti che aspettano risposta: Di Girolamo sapeva quali attività si svolgevano nell’abitazione della sua fidanzata? Perché Cuellar si stava imbarcando su un volo per Madrid dall’aeroporto di Trapani Birgi quando è stata fermata?
Cuellar e Di Girolamo non sono gli unici due coinvolti nell’operazione della Guardia Forestale della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Trapani e del Nucleo operativo regionale. Nel corso dell'operazione sono state arrestati anche un'altra cittadina colombiana, Emma Dominquez, e altri due siciliani, Salvatore Biolla ed il sergente dell'Aeronautica Militare Carmelo Favazza, accusati di essere coinvolti a vario titolo nell'attività illecita.
Le indagini continuano, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Tarondo.
E’ singolare, comunque, notare come abbia avuto un’impennata a Trapani l’attività di contrasto alla prostituzione, attività florida che da noi non si pratica in strada ma al chiuso di chiacchierati night club e appartamenti discreti.
Lo scorso 26 Marzo, tanto per citare l’operazione più famosa, denominata “Matrioska”, la polizia di Trapani ha arrestato 6 persone, con due locali coinvolti, il Night Club Harris Bar di Erice e il Laguna Blu di Trapani. Secondo gli inquirenti le ragazze straniere dietro compenso di denaro, si esibivano in spogliarelli e atti sessuali all'interno di ''prive''', concordando con i clienti, previo consenso dei gestori dei locali , incontri esterni per consumare rapporti sessuali completi a pagamento L'attivita' di sfruttamento della prostituzione in entrambi i locali era gestita da un'organizzazione che curava ogni aspetto logistico, ovvero l'arrivo delle ragazze straniere in questo centro, la loro sistemazione in appartamenti, il loro accompagnamento quotidiano presso i locali notturni, la gestione dei rapporti esterni con i clienti ed il controllo delle uscite.