Secondo i periti Guastella e Savatteri, la sua capacità d'intendere e di volere sarebbe stata grandemente scemata ma non del tutto esclusa. Caruso è affetto da lungo tempo da schizofrenia paranoide: la capacità cognitiva dell'imputato, è integra, ma quelle organizzativa e previsionale sono compromesse. Un deficit che avrebbe inciso sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto.