In pratica, è stato concordato il numero di utenti autosufficienti e non (massimo 45) che saranno ammessi alla struttura in regime di convitto, previo parere tecnico delle assistenti sociali del Comune di Marsala e tenuto conto della previsione di spesa nei bilanci di competenza. A fronte del servizio residenziale curato dalla Casa di Riposo - che metterà a disposizione propri locali, attrezzature, arredi, impianti e personale - il Comune di Marsala assicurerà per ciascun assistito la retta mensile dovuta, al netto della quota di compartecipazione (se dovuta in relazione al reddito dichiarato). Il Protocollo è stato sottoscritto dal dirigente Aldo Scialabba, dalla responsabile dei Servizi sociali comunali Rosa Adamo e dal dottor Francesco Mannone, legale rappresentante della Casa di Riposo “Giovanni XXIII”. Il servizio comunale va a beneficio di singoli e coppie che purtroppo, per accertati motivi - contingenti e permanenti - non possono rimanere nel proprio ambiente di vita. Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa sia dall’assessore Vincenzo Savatteri che dal sindaco Renzo Carini, presenti alla sottoscrizione del Protocollo. “Riserviamo ancora attenzione alla Casa di Riposo - afferma il sindaco Carini - dopo gli interventi di cui la struttura è stata di recente oggetto, e ciò al fine di migliorare la qualità del servizio offerto all’utenza bisognosa di cure e assistenza”. Il riferimento è ai lavori già effettuati nell’Ipab marsalese, per un totale di 235 mila euro. Sono stati adeguati alla vigente normativa gli impianti esistenti (antincendio, elettrico e sistema di evacuazione); mentre un altro progetto di 200 mila euro – per il quale è stato richiesto un finanziamento regionale – prevede ulteriori lavori di adeguamento.