Con lui, nello stesso procedimento, sono imputati altri due vigili, Anna Licari e Leonardo Angileri.
La Rosa, difeso dagli avvocati Paladino e Gaudino, all’inizio aveva scelto la strada del rito ordinario, poi nel corso dell’ultima udienza davanti al Gup ha optato invece per l’abbreviato. Da qui i tempi celeri: oggi la requisitoria del Pm, il 28 Giugno la parola alla difesa e poi la sentenza.
Nell’indagine sono coinvolti 22 vigili urbani in servizio a Marsala. Tra questi la maggior parte verrà giudicata con il rito ordinario.
Le indagini che hanno messo nei guai con la giustizia i 22 vigili sono state coordinate dal procuratore della repubblica Alberto Di Pisa. A condurle, invece, sono stati i militari della pg della Guardia di finanza. Diversi i casi di «omissione» contestati dall'accusa. I vigili non avrebbero, in particolare, elevato contravvenzioni a commercianti abusivi che da anni operano nelle vie e nelle piazze della città, né proceduto al sequestro della merce (prodotti alimentari e non) posta in vendita. Non avrebbero, inoltre, multato automobilisti indisciplinati, non avrebbero contrastato il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, né impedito il commercio ambulante abusivo nei pressi del mercato ittico di via Garibaldi, né adottato iniziative volte a bloccare lo stato di degrado e illegalità nella zona dello stadio.
Tra gli indagati figuravano anche Mario Bondice e Luca Isacco. Ma questi hanno fornito prove che hanno convinto la Procura a non chiederne il giudizio, e quindi la loro posizione è stata archiviata.
Tra le carte della difesa c’è comunque una serie di relazioni del Comandante La Rosa che rispondeva puntualmente alla note del Sindaco, e un corposo dossier fotografico che dimostrerebbe che le situazioni più critiche, a Piazza del Popolo e al mercatino, non sono affatto migliorate dopo il suo pensionamento.