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25/05/2011 08:13:18

Mafia,corruzione e sale da gioco: vasta operazione in Sicilia

Commentando l'arresto di alcuni funzionari dei Monopoli dello Stato di Palermo, coinvolti in un'indagine su infiltrazioni mafiose nel settore delle sale scommesse, D'Alia continua: ''Noi concordiamo con gli inquirenti che oggi a Palermo sia stata svelata soltanto la punta di un iceberg ed e' proprio per questo motivo che il governo deve compiere una scelta di campo dando il via libera al ddl che combatte la corruzione. Altrimenti dimostreranno di predicare bene e di razzolare malissimo''.
 

16,20 - Per il procuratore aggiunto Antonio Ingroia «la nuova mafia è una mafia degli affari e cerca settori attraverso i quali riciclare il denaro illecito: i giochi e il bingo si prestano a questo obiettivo e hanno un potenziale, da questo punto di vista, molto elevato». Ingroia e il procuratore di Palermo Francesco Messineo hanno puntato il dito contro «la scarsa capacità dell’amministrazione di esercitare controlli al suo interno che impedirebbero formazioni di aggregazioni illecite».

11,40 - Questa la nota stampa del Comando dei Carabinieri di Palermo: La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, al termine di una complessa attività di indagine, ha dato esecuzione, sul territorio nazionale, a 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di funzionari ed impiegati dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, nonché di gestori di sale da gioco e tabaccherie, per il reato di corruzione aggravata.
Nella medesima operazione, sono stati notificati i sequestri di beni immobili e conti correnti bancari, nonché il sequestro di una importante società del settore, che gestiva sale bingo e centri scommesse.
Gli odierni provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Palermo, scaturiscono da un articolato lavoro investigativo, coordinato dal Proc. Agg. Dr.Antonio Ingroia e dal Sost. Proc. Dr. Sergio Demontis, che ha consentito di delineare un grave stato di corruzione all’interno dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Palermo, facendo emergere, nel contempo, l’esistenza di un organizzato comitato affaristico costituito da funzionari ed impiegati della citata azienda, nonché da gestori di tabaccherie, sale da gioco e centri scommesse.
Altrettanto grave, è da ritenersi, il comportamento di alcuni funzionari della Direzione dei Monopoli di Roma, delegati alla verifica dell’operato delle diramazioni periferiche, che, omettendo i prescritti controlli, consentivano di fatto che alcuni imprenditori continuassero a gestire illecitamente sale da gioco e centri scommesse per i quali, in realtà, non possedevano i requisiti richiesti dalla legge.

L’odierna operazione è il prosieguo di altre indagini, condotte sempre dal Centro Operativo D.I.A. di Palermo, che hanno portato, in passato, al sequestro ed alla successiva confisca della sala Bingo “Las Vegas” di Palermo, tra le più grandi di Europa.
Le sale Bingo e i centri scommesse sono obbiettivi altamente appetibili per la criminalità organizzata, in quanto strumento ideale per operazioni di riciclaggio del denaro sporco, proveniente dalle estorsioni e dal traffico di stupefacenti.

In particolare sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare a carico di:

1. POLIZZI Giovanni, 55 enne di Palermo;
2. MAGNO Salvatore, 57 enne di Poggioreale (TP);
3. SIMULA Maria Franca, 61 enne di Sassari;
4. ANDREOZZI Nicola, 65 enne di Roma;

5. SPINA Michele, 39 enne di Acireale (CT);
6. PERRET Francesco, 49 enne di Palermo;
7. PIRRI Antonino, 65 enne di Palermo;
8. CATALDO Francesco Paolo, 47 enne di Balestrate (PA);
9. CASARUBEA Francesco, 47 enne di Palermo;
10. MAENZA Charles, 40 enne degli Stati Uniti d’America.

Dalle indagini è emerso il ruolo centrale di POLIZZI Giovanni, dipendente del Monopolio di Stato di Palermo, nonché assessore all’edilizia presso il Comune di Giardinello (PA), che rivestiva il ruolo di referente nei rapporti con i gestori delle sale Bingo della Sicilia, ricevendo in cambio agevolazioni di natura economica ed altro. Il POLIZZI è cugino acquisito del boss mafioso Francesco DI PIAZZA cl. 1947, già reggente della famiglia mafiosa di Giardinello (PA), suicidatosi nel 2004, mentre si trovava detenuto, nel carcere di Sulmona, per gravissimi delitti di mafia.   

 

11,20 - Disposti gli arresti domiciliari per  Francesco Casarubea, l’ex amministratore della Sala Bingo Las Vegas di Palermo ( una delle più grandi d’Europa),  Francesco Perret (titolare della sala giochi “Bin Bingo” di Palermo), Antonino Pirri (gestore di “Formula Bingo”, a Palermo), Francesco Paolo Cataldo e Charles Maenza, che puntavano a una licenza per aprire delle rivendite di tabacchi in provincia di Palermo.

11,05 - Tra gli arrestati anche  Michele Spina, patron della Primal, una società di San Giovanni La Punta (Catania) che negli ultimi anni si è aggiudicata 24 sale scommesse e 71 corner Snai. E' nipote di Sebastiano Scuto, il re dei supermercati che l’anno scorso è stato condannato dal tribunale di Catania per associazione mafiosa. 10,48 - Le indagini del centro operativo Dia di Palermo, coordinate dal sostituto procuratore Sergio Demontis e dall’aggiunto Antonio Ingroia hanno portato in carcere per corruzione quattro dirigenti. dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato: Nicola Andreozzi, ex reggente della sede siciliana, attualmente direttore delle sedi di Campania e Sardegna. Poi, il vice direttore della sede siciliana, Salvatore Magno, e un suo sottoposto, Giovanni Polizzi, che è anche assessore all’Urbanistica del Comune di Giardinello (Palermo). Un’altra ordinanza di custodia in carcere è stata notificata a Maria Franca Simula, funzionaria della direzione nazionale dei Monopoli.

10,32 - Per ottenere in concessione una sala giochi i prestanome di Cosa nostra pagavano una settimana di vacanza a un funzionario dei Monopoli di Stato e alla sua famiglia. Per riuscire ad aprire una rivendita di tabacchi, invece, bisognava pagare due escort: una per il funzionario che avrebbe istruito la pratica, l’altra per il dirigente della sede siciliana dei Monopoli.  Bastava invece una cena in un ristorante elegante o una lavatrice per conoscere in anticipo i controlli che sarebbero scattati. Oppure, la solita busta piena di contanti.

10,18 - Arrestati altri tre funzionari che avrebbero intascato mazzette per concedere in tempi rapidi concessioni e licenze, per centri scommesse o rivendite di tabacchi. Gli impiegati arrestati avrebbero comunicato in anticipo le ispezioni in cambio di soldi e altri regali. Nell'indagine coinvolti alcuni prestanome dei boss

10,00 - Vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia che ha portato all’arresto, in varie città d’Italia, di numerosi soggetti per corruzione aggravata. Sono in corso perquisizioni e sequestri.
Tra gli arrestati alcuni dirigenti e funzionari dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, tra cui l’ex direttore dell’Agenzia, oggi responsabile delle sedi della Campania e Sardegna.
Per alcuni funzionari dei Monopoli: escort, cene e viaggi. Così venivano controllate le sale da gioco.