La commissione dovra' valutare il possesso dei requisiti stabiliti dal bando, pubblicato insieme alla prima lista dei comuni a vocazione turistica, e cioe' l'adeguata presenza di beni culturali, artistici e architettonici; la collocazione all'interno di parchi regionali; la localizzazione paesaggistica e naturalistica, la persistenza e la tutela dei centri storici, l'adeguata dotazione infrastrutturale alberghiera (che comprende alberghi, agriturismi, turismo rurale, paesi-albergo, case vacanza, bed and breakfast); l'organizzazione, da oltre un triennio di manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali e un'adeguata presenza turistica, in base ai dati riferiti agli ultimi tre anni. I comuni dovranno dimostrare di possedere almeno tre di queste peculiarita'. Le amministrazioni che hanno presentato domanda di ammissione, a seguito del bando, sono 108.
Della commissione fanno parte due funzionari della segreteria tecnica del gabinetto dell'assessore Tranchida e il dirigente dell'Osservatorio turistico regionale, tutti a titolo gratuito.
''La commissione - dice l'assessore Tranchida - ultimera' i suoi lavori entro giugno; sulla base dei risultati della valutazione, emanero' il decreto con la lista definitiva.
Saranno tempi veloci, per consentire alle amministrazioni di accedere ai finanziamenti comunitari che saranno messi a bando per riqualificare e diversificare l'offerta turistica.
Il riconoscimento di citta' a vocazione turistica comporta un elemento di premialita'''.
''Il decreto di febbraio - conclude Tranchida - riconosceva come localita' a vocazione turistica le nove citta' capoluogo di provincia della Sicilia, i comuni siciliani che rientrano nel club dei borghi piu' belli d'Italia riconosciuti dalla Consulta del turismo dell'Anci, insieme ai centri che vantano beni dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanita', le isole minori e i centri di ''conclamata storica valenza turistica''.