A redigerlo, con lo stesso nome del presunto foglio con le richieste della mafia, l'Associazione tra i familiari delle vittime di via de' Georgofili, nel corso del convegno organizzato a 18 anni dall'attentato di mafia che a Firenze causo' 5 vittime.
Tra le richieste fatte dall'Associazione allo Stato ci sono un tempo maggiore ai 180 giorni per le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, il ''fine pena mai'' per i mafiosi, per i quali ''non deve mai essere ammessa la dissociazione, solo la collaborazione''. I familiari delle vittime chiedono anche che ''alle forze dell'ordine vengano assicurati tutti i mezzi e le tecnologie per l'arresto di Matteo Messina Denaro'' e che ci sia ''il massimo impegno per l'accertamento della verita', senza se e senza ma''.
L'Associazione chiede infine che venga creata ''una norma per cui chiunque sia in odore di mafia debba uscire dal Parlamento'.
''Niente e nessuno - ha concluso la Maggiani Chelli - ci fara' cambiare idea sulla presenza di mandanti esterni a Cosa nostra''. E a proposito dei dubbi espressi dall'ex procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna sulla trattativa, la Maggiani Chelli, a margine dei lavori, ribadisce ''sempre stima'' per il magistrato, precisando che pero' ''dice qualcosa che ci disorienta: dal 1998 al 2003 e' stato messo insieme tanto materiale sui mandanti e oggi Vigna ci disorienta, vorremmo capire di piu'''. ''Speriamo - ha concluso - che la verita' venga fuori quando ci sara' la volonta' politica''.