Già nei giorni precedenti a quello dell’arresto, la ragazza per ben due volte si era presentata come cliente nella gioielleria, ma dopo avere visionato alcuni fedine in oro, non aveva però concluso alcun acquisto, dichiarandosi comunque interessata a tornare.
Dopo queste visite i commercianti si erano insospettiti, presumendo - senza tuttavia poterlo dimostrare - che la ragazza avesse rubato uno dei numerosi anelli mostrati e pesati per lei.
Per questa ragione, quando giovedì pomeriggio F.F. si è ripresentata in gioielleria, i titolari hanno tentato di prestare maggiore attenzione al suo rapido gesticolare, senza comunque riuscire a cogliere l’attimo in cui l’apparente cliente si era impossessata di una fedina in oro, del valore di 150 euro circa, improvvisamente venuta a mancare da una delle cuvette esposte sul bancone.
Questa volta i commercianti hanno chiuso le porte e chiamato i Carabinieri, all’arrivo dei quali la ragazza ha restituito l’anello, ammettendo la sua responsabilità dinanzi ai militari che l’hanno accompagnata in caserma, dichiarata in stato di arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, ristretta al regime degli arresti domiciliari
A seguito di una ricostruzione del momento, operata sulla base di testimonianze e inquadrature parziali della video-sorveglianza interna, si è poi accertato che la giovane avrebbe distratto il gioielliere chiedendogli il peso di un’altra fedina e quindi agito con mossa fulminea, approfittato dell’istante in cui lo sguardo del commerciante era rivolto alla bilancia.
In sede di processo per direttissima celebratosi ieri presso il Tribunale di Mazara del Vallo, il Giudice Monocratico ha convalidato l’arresto e, su richiesta di un termine a difesa, rimandato la sentenza finale al mese di agosto. Trattandosi di imputata incensurata l’A.G. non le ha frattanto imposto alcuna misura cautelare personale.