Quest’anno, peraltro, il 65° anniversario della fondazione della Repubblica coincide con il 50° anniversario della scomparsa dell’on. Francesco De Vita, parlamentare marsalese, che fece parte dell’Assemblea Costituente. All’on. De Vita al termine della cerimonia a Sala delle Lapidi verrà anche intitolato il nuovo tratto della via Verdi che collega la via Mario Nuccio con via Stefano Bilardello. In occasione di questa ricorrenza il Sindaco Renzo Carini ed il Presidente Oreste Alagna hanno, attraverso un manifesto murale, inviato un messaggio alla cittadinanza. Nello stesso manifesto è anche indicato il programma delle celebrazioni. Qui di seguito il testo:
“La Festa della Repubblica è l’occasione per riconsolidare la comune adesione ai principi del nostro sistema democratico. I problemi che travagliano il nostro territorio, resi ancor pesanti dalla congiuntura economica, impongono a tutti di operare assieme per individuare strategie risolutive. E ciò, nel rispetto dei ruoli che ognuno riveste.
Quest’anno, l’odierna ricorrenza coincide con il 50° anniversario della morte dell’on. Francesco De Vita, già componente dell’Assemblea Costituente, cui Amministrazione e Consiglio Comunale hanno deciso di intitolare una strada, il prolungamento della via Verdi.
Oggi, riaffermiamo quel suo impegno per garantire il massimo della coesione istituzionale e del dialogo, senza distinzione tra nord e sud, uniti dal diritto di essere figli dell’Italia repubblicana. Occorre recuperare un autentico spirito unitario che ha nel Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il suo più autorevole sostenitore. E, in tale ottica, anche il buon governo locale è presupposto essenziale per perseguire e raggiungere obiettivi primari, a beneficio della comunità amministrata.
Viva la Repubblica Italiana”.
Programma:
ore 9,30 Palazzo VII Aprile
-- Celebrazione della Festa della Repubblica
-- Commemorazione dell’On. Francesco De Vita
Ore 11,00 Prolungamento via Verdi
-- Cerimonia di Intitolazione della strada
Francesco De Vita nacque a Trapani il 5 gennaio 1913 e trascorse la giovinezza a Marsala abitando nella popolosa contrada di Petrosino.
Laureatosi in Scienze Economiche e Commerciali divenne funzionario del Ministero delle Finanze e iniziò la sua attività lavorativa all'Intendenza di Finanza di Sondrio, ben presto fu trasferito a
Roma ed assegnato all'ufficio legislativo del Ministero.
Frequentò la scuola Allievi ufficiali di Complemento di Lucca; richiamato alle armi nel giugno del 1940 fu inviato prima al fronte Francese e poi in Albania .
Negli anni dell'occupazione nazista si avvicinò all'organizzazione del Partito Repubblicano e trascorse un periodo in clandestinità, trovando rifugio presso una famiglia romana di antifascisti.
L'esperienza maturata in quel periodo e l'intenso studio furono determinanti nell'elaborazione della sua ideologia politica ispirata ai principi di libertà e democrazia che si riconoscono nel pensiero mazziniano.
Partecipò alla campagna referendaria del 2 giugno 1946 e fu candidato all’ elezione dell'Assemblea Costituente per la circoscrizione di Palermo. Eletto, fece parte della Commissione dei 75 che elaborò e tracciò il progetto di Costituzione.
Fu eletto deputato al parlamento nazionale nel 1948 ed il consenso popolare si replicò nelle consultazioni successive (1953 e 1958).
Sottosegretario di stato alle poste e telecomunicazioni nel quarto gabinetto De Gasperi.
Fu componente delle direzioni Nazionale e Regionale del Partito Repubblicano.
Europeista convinto, fece parte di organismi internazionali quali l' Assemblea Consultiva del Consiglio d'Europa (1954-1958), l'Assemblea della C.E.C.A, (1952-1953), l'Assemblea unica delle Comunità Europee, (5-3-1958/24-5-1958) e l'Assemblea Parlamentare Europea (dal 1959 fino alla scomparsa).
Sensibile ai problemi delle zone depresse del Sud promosse iniziative politiche miranti allo sviluppo delle popolazioni meridionali con una particolare attenzione alla Sicilia.
L’interesse nei confronti dei problemi della sua città lo palesò non soltanto nei numerosi interventi in Parlamento, ma esercitando la sua militanza di repubblicano in seno al Consiglio Comunale di Marsala e impegnandosi per la valorizzazione di tutte le realtà del territorio.
Conoscitore e studioso dei problemi agricoli si battè per la difesa e la tutela della vitivinicoltura in particolare di quella meridionale e siciliana.
Morì il 2 giugno 1961 a Lucerna in Svizzera di ritorno da Strasburgo dove aveva partecipato ad una riunione del Parlamento Europeo.