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15/06/2011 04:35:40

Chi ha paura dei vigili urbani di Marsala?

Poi il taglio delle ruote al mezzo utilizzato dalla squadra annona, due settimane fa. Se prima i vigili urbani erano osservati speciali dalla guardia di finanza e dalla Procura (che ha condotto le indagini che oggi hanno portato al processo per l'ex comandante La Rosa e un'altra ventina di membri del corpo), oggi possiamo dire che sono altri ad interessarsi ai vigili urbani di Marsala. E non con buone intenzioni. Il problema è capire di chi o di cosa si tratti. Ma non è difficile. Basta vedere l'attività svolta negli ultimi mesi dal pur sparuto corpo di polizia municipale, che si è contraddistinta essenzialmente per la lotta all'abusivismo. Cominciando, innanzitutto, dai posteggiatori abusivi, vera e propria piaga della città, che in numerose occasioni, su segnalazione dei cittadini o dopo servizi di appostamenti, sono stati fermati, denunciati e gli è stato sequestrato il maltolto. Ma non è da questo settore  - secondo gli investigatori - che vengono le minacce ai vigili urbani. E' un altro settore che preoccupa di più, quello dei commercianti abusivi, che ormai vengono ripetutamente controllati e multati dai vigili urbani su disposizione dello stesso comandante Menfi: controlli a bancarelle che vendono in nero, vendita di prodotti alimentari non autorizzata, sequestro di merce (frutta e verdura, pesce), controllo di licenze. L'attività è incessante. Ma in una città in cui negli anni si era venuto a creare un sistema di abusi "ordinario", questa operazione di messa in ordine del settore ha toccato non pochi nervi scoperti. Ecco il perchè dell'attentato all'auto di Menfi e di quello poi all'auto dei vigili. E' stata colpita proprio l'auto utilizzata dalla squadra annonaria, un messaggio inequivocabile. Così come anche per Menfi, l'auto fu bruciata proprio qualche minuto dopo che il comandante era rincasato, quasi a dare un segnale di controllo.

Gli investigatori comunque sono una buona strada. Coadiuvati anche dal corpo di polizia municipale, che li sta coaudivando nell'inchiesta, sono riusciti a stabilire un nesso temporale quasi di causa - effetto tra alcuni importanti sequestri fatti dai vigili urbani e i due attentati subiti. E, sorpresa, mentre ad agire sarebbero state persone diverse - delinquenti comuni, che hanno svolto le operazioni richieste in cambio di qualche manciata di euro - i mandanti potrebbero essere gli stessi per entrambi gli attentati. Nessuno parla al comando, le bocche sono cucite, ma gli investigatori sono sulla buona strada. Il settore è quello dell'ortofrutta. Lì opererebbero le persone che in questo momento hanno ingaggiato una dura battaglia contro i vigili urbani a colpi di minacce e intimidazioni. Ma questa volta i vigili sanno di non essere soli.