D'Angelo ha fatto l'elenco degli atti intimidatori subiti ed ha confermato che per gli incendi subiti si è rivolto a Filippo Di Maria che di solito si accompagnava con Cola Melodia. Sul perchè si sia rivolto a Melodia lui l'ha spiegato dicendo che aveva sentore di «un suo ruolo in città» perchè i giornali parlavano di lui. Ha parlato anche di appalti pubblici, lui è un imprenditore del settore dello smaltimento dei rifiuti. In questo caso ha detto che per sua scelta non partecipa a gare bandite dal Comune di Alcamo, «a me non piace lavorare col comune di Alcamo»; ha ammesso la conoscenza con Nino Papania, senatore del Pd, considerato che in una intercettazione si parla del politico, ma anche in questo caso D'Angelo ha detto che «per il suo lavoro non ha avuto aiuti dai politici».
Le difese degli imputati hanno contestato la sua azione di denuncia, D'Angelo ha detto di avere denunciato le intimidazioni e gli attentati subiti, ma poi ha ammesso di essersi rivolto a Melodia.