La legge su questo è molto chiara: puoi autocertificare tutto quello che vuoi, ma se anche un solo titolo non esiste o non corrisponde, rischi di essere processato per falso.
E’ quanto sta avvenendo all’Asp di Trapani, per il concorso per la stabilizzazione degli infermieri precari.
Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, che sta indagando per conto della Procura di Trapani, i documenti presentati da alcuni candidati contenevano dati e notizie falsi riguardo ai titoli posseduti. Così avrebbero ottenuto maggiori punteggi.
La scorsa settimana è scattato il blitz. Carte sequestrate. Tutto al vaglio degl inquirenti.
Il concorso passato al setaccio è quello per infermieri bandito dall'Asp, e che interessa molti precari «specializzati» in attesa di stabilizzazione mediante concorso. Il bando fu pubblicato sulla Gazzetta ufficiale regione Siciliana numero 2 del 2009.
L’unica cosa certa che si sa è che il provvedimento di sequestro , come spiega in una nota il Comando provinciale della Finanza, è stato emesso a seguito di «presunte irregolarità relative alla documentazione prodotta da alcuni candidati, accertate dalla Tenenza di Alcamo».
Il concorso indetto dall'Azienda era stato riservato ad infermieri professionali con una passata specifica esperienza lavorativa presso le aziende del Servizio Sanitario Nazionale; e in particolare, tra i requisiti richiesti dal bando di concorso era previsto che gli infermieri precari dovevano aver già prestato servizio presso l'Azienda provinciale con la qualifica di «infermiere professionale a tempo determinato». E qua si potrebbe nascondere il “busillis”. Qualcuno avrebbe dichiarato un’esperienza che non aveva. C’è da capire se si tratta di qualche sprovveduto, o se dietro questa operazione c’era anche una regia, cioè l’intenzione da parte di qualcun altro di portare avanti certi candidati, magari truccando i loro titoli, convinti che nessuno avrebbe fatto i dovuti accertamenti. In questo senso molto probabilmente presto verranno ascoltati alcuni funzionari dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Tra l’altro si tratta di un concorso per soli titoli, in sé già anomalo. Perché le selezioni prevedevano - oltre alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati - anche una prova pratica di idoneità che però non prevedeva l'attribuzione di un punteggio. Quindi, ricapitolando: la graduatoria finale di merito - secondo le prime risultanze dell'indagine della Finanza - veniva formata solo in base alle solo pregresse esperienze lavorative alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale, come documentate dai candidati; e ciò poteva avvenire anche attraverso un'autocertificazione in sede di domanda di partecipazione al concorso.
Secondo la Guardia di Finanza di Alcamo le irregolarità riscontrate sono numerose: documentazione mancante o falsa, notizie false, titoli non vero.
«Le fattispecie penali finora ipotizzate sono i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità materiale in copie autentiche di atti pubblici», dice la Finanza.
Il direttore generale dell'Asp Fabrizio De Nicola ha dichiarato: «Sono a disposizione dell'autorità giudiziaria per ogni chiarimento in merito al concorso e attendo il risultato degli accertamenti fatti dalla Finanza».
Lo scorso aprile Il Tar ha “bloccato” quasi seicento assunzioni per infermieri e tecnici in Sicilia. Con due sentenze – fotocopia il tribunale amministrativo ha sospeso quattro concorsi indetti dall’assessore regionale alla Sanita’ Massimo Russo. Il motivo della sentenza? Il mancato avvio, prima dei concorsi, della cosiddetta mobilita’ regionale ed extraregionale. In sintesi, secondo i giudici amministrativi, l’assessorato, prima di assumere nuovo personale, avrebbe dovuto verificare se all’interno di tutte le aziende sanitarie pubbliche ci fossero state persone interessate a questi posti. Un ricorso che ha riguardato le Asp di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanisetta, l’assessorato regionale alla Sanita’, il Comitato del Bacino Sicilia occidentale, il policlinico di Palermo e l’ospedale Villa Sofia – Cervello. Ricorso che in prima istanza ha raggiunto gli obiettivi sperati: sospensione dei concorsi. Tutto si ferma, insomma, in attesa di discutere il “merito” nel marzo del 2012.