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17/06/2011 08:46:13

"Carini è un bugiardo". Lo dicono gli abusivi di Via Mazara. Lo dice pure lo Iacp...

con un contributo alloggio di 250 euro che scade il 31 Luglio. Protestano sia per avere la proroga del contributo dal primo Agosto, sia per capire cosa si farà delle loro abitazioni. Dal canto suo, il Sindaco Carini non è in ufficio perchè fuori sede, ma è stato molto chiaro: "Soldi non ce ne sono più" ha detto mercoledì intervenendo al Volatore di Rmc 101. E ha aggiunto: "Questi cittadini devono marciare verso lo Iacp, non davanti al Comune, perchè è loro la responsabilità, loro hanno abbandonato quelle palazzine. Il Comune si è sostituito allo Iacp per capire di chi fossero queste palazzine, verificarne l'agibilità, portare avanti un progetto per la loro demolizione e ricostruzione. Ma sono cose che deve fare lo Iacp".  Gli abusivi tra poco marceranno verso Palazzo VII Aprile, ma Carini ha proposto loro di marciare - insieme - verso lo Iacp a Trapani.

Arriva però durissima la reazione di Gaspare Noto, commissario Iacp a Trapani.  “Abbiamo assolto al nostro ruolo senza mai avere disatteso una norma di legge, una direttiva, un impegno preso - dichiara Noto - .Ci piace sottolineare solo una cosa: siamo convinti che le migliori risposte che possono essere date ai cittadini sono quelli che fuoriescono da impegni sinergici, e questo a nostro avviso è accaduto per risolvere l’annosa questione del ripristino abitativo degli alloggi popolari siti in Marsala Via Mazara. Non abbiamo tentennamenti nel dire che questi edifici rappresentano vere e proprie vergogne in capo a chi nel tempo ha gestito la cosa pubblica su tutti i fronti, Regione, Iacp, Comune, ma celare ancora una volta come ci dispiace fa il sindaco di Marsala avv. Renzo Carini la realtà dei fatti, i percorsi seguiti, sino a proporsi come capo popolo per una marcia contro l’Iacp di Trapani ci sembra molto eccessivo. Abbiamo ben detto al sindaco Carini quali sono i poteri di spesa dell’Iacp, quali sono le competenze che possono essere esercitate. Non sono scelte personali che derivano da amministratori o dirigenti ma sono quelli indicati dalla legge. L’Iacp non può in alcun modo sostenere spese per pagare affitti ad inquilini, assegnatari o meno che siano, destinatari di provvedimenti di sgombero. Non abbiamo le risorse ma non abbiamo la competenza, se si operasse in questa maniera saremmo certamente colpiti dalla severa vigilanza della Corte dei Conti”.
Il commissario straordinario dell’Iacp Gaspare Noto,si è insediato nella carica appena nella giornata di ieri, 16 giugno, dopo un lungo periodo di vacatio.

Lo Iacp in una nota l’iter dell’acquisizione di questi edifici. Ecco la loro ricostruzione: " L’ente non è inadempiente per l’ultra ventennale abbandono di queste palazzine, considerato che l’acquisizione in proprietà risale al 2009 quando la Regione ha trasferito a noi questo patrimonio. Si tratta infatti di edifici, 4 palazzine per 28 alloggi, costruiti negli anni 60 all’epoca in cui esisteva l’Ises (ente regionale che si occupava di edilizia popolare) e quando questo ente fu disciolto quelle palazzine che erano in corso di costruzione tale restarono per il fallimento dell’impresa che li stava realizzando. All’epoca dunque del trasferimento all’Iacp del patrimonio Ises questi edifici non facevano parte dei beni di quell’ente disciolto. Il Comune di Marsala col sindaco pro tempore dell’epoca permise l’occupazione degli alloggi addirittura con l’impegno che gli occupanti avrebbero dovuto definire loro stesse le opere mancanti. L’Iacp non ha mai potuto esercitare nulla fino a quando nel 2009 non acquisì le palazzine. Si attivò una procedura per il loro completamento, è stato l’Iacp a spingere il Comune a presentare un progetto per il completamento, profittando di un bando regionale che metteva fondi a disposizione ma solo per gli enti locali. Il Comune di Marsala possiede una delega dell’Iacp per la realizzazione del progetto. Nella fase della destinazione dei fondi parimenti al Comune di Marsala si è seguito l’iter regionale, oggi concluso con l’assegnazione dei fondi richiesti, circa 5 milioni di euro, grazie allo scorrimento della graduatoria, cosa per la quale non siamo stati certo inerti".

“Debbo dire che i nostri dirigenti e funzionari – sottolinea Noto – hanno seguito l’iter anche nel periodo in cui è rimasta vuota la poltrona del commissario straordinario dell’ente spesso raccordandosi con me nonostante fossi senza poteri, ma abbiamo spese energie presso gli uffici regionali perché l’impegno preso congiuntamente in sede di conferenza di servizio non fosse disatteso per restituire dignità e vivibilità agli occupanti di questi alloggi popolari. Legittime le proteste se ci saranno e se servono a risolvere i problemi, ma l’amministratore, l’ente locale, l’Iacp, gli altri enti e le altre istituzioni coinvolte non possono certo partecipare a marce, debbono mettersi dall’altra parte e concorrere, sinergicamente, a dare le risposte che i cittadini e l’utenza ci chiedono insistentemente. L’Iacp potrà avere tante responsabilità su mille fronti, ce ne siamo sempre assunti i relativi oneri, spesso siamo rimasti soli, trovandoci enti locali come controparte e in questi casi i problemi non sono stati mai risolti, è accaduto tutt’altro quando invece Iacp ed ente locale hanno lavorato insieme, spero vivamente che questo percorso sinergico venga ripreso presto anche dal Comune di Marsala su tutte le problematiche che riguardano l’edilizia popolare”. “Chiediamo al Comune di Marsala come a tutti gli enti locali di essere più vigili assieme a noi nei confronti delle politiche per l’edilizia popolare per la quale oggi sia a Roma come a Palermo non risultano essere destinati notevoli fondi, e il patrimonio ha bisogno di una manutenzione che da soli noi come Iacp non possiamo appieno garantire”.