E probabilmente presto se ne occuperanno i tribunali. L'ex arciprete di Alcamo, Ninni Treppiedi, si è rivolto all'avvocato trapanese Vito Galluffo per tutelarsi dalle accuse mosse nei suoi confronti dal Vescovo di Trapani, Miccichè. Treppiedi accusa la Diocesi di gravi irregolarità nella gestione di due Fondazioni- Campanile e Auxilium - che fanno diretto riferimento al Vescovo, che dal canto suo rimanda al mittente le accuse, rivelando di aver sospeso a divinis Treppiedi perchè era stato lui, invece, a scoprire gravi mancanze da parte di quest'ultimo quando era tesoriere della Diocesi. Nel frattempo a Trapani sta lavorando da qualche giorno per tentare di capire cosa stia succedendo il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, nominato dalla Santa Sede "visitatore apostolico", cioè "commissario" della Diocesi.
Dopo appena 48 ore dall'ufficializzazione della nomina di Mogavero, il vescovo di Trapani Francesco Miccichè si è presentato in Procura. Miccichè sarebbe stato convocato in procura come persona informata dei fatti. Avrebbe infatti "scoperto gravi illeciti amministrativi", avrebbe presentato alla procura trapanese alcune carte che lo avrebbero portato sospendere a divinis Ninni Treppiedi. "Assegni movimentati in banca intestati alle chiese che finivano col diventare assegni circolari e auto di lusso" ha dichiarato Miccichè.
Le tensioni tra Miccichè e Treppiedi avevano portato lo scorso Marzo alle sue "dimissioni" dall'arcipretura di Alcamo con la scusa di dover andare a Roma ad approfondire degli studi giuridici. Ad Alcamo, dove era arciprete da 18 mesi, Treppiedi si era fatto notare per il suo impegno politico nella vita cittadina che aveva diviso i fedeli tra critici e sostenitori.
La tensione ad Alcamo fu talmente alta che nel corso di una visita pastorale, sempre a Marzo, ignoti danneggiarono la macchina del Vescovo Miccichè e gli tagliarono pure un pneumatico.