Nella citta lilibetana “Pino Manicomio” – come lo chiamano a Salemi – conta su un folto gruppo di sostenitori, fino a poco tempo fa tutti intruppati nel nuovo partito del Pid. Hanno 3 consiglieri comunali e due assessori (l’avvocato Pino Pinna e Ignazio Chianetta) nella Giunta del Sindaco Renzo Carini (Pdl).
I legami tra Pinna e GIammarinaro sono noti. E l’avvocato marsalese finisce anche intercettato nell’operazione che ha portato al maxi sequestro di beni a Giammarinaro.
E’ il 6 Settembre 2003. Giammarinaro in quel periodo per gestire i suoi affari usa un espediente, per non farsi intercettare. Chiamare sempre da un cellulare diverso di uno dei suoi amici. E quel giorno chiama da un’utenza intestata all’avvocato Pinna. Giammarinaro chiama, in un’utenza intestata all’Asl, Giuseppe Cangemi, uno dei suoi uomini,. Per inciso, ecco cosa scrive a proposito la Questura di Trapani:
“Nel quadro indiziario di riferimento - fino ad ora delineato - in ordine all’attuale spessore criminale del GIAMMARINARO Giuseppe, sulla base delle dichiarazioni accusatorie rese dal CONCETTO Mariano, dall’ex sindaco di Salemi CRIMI e, soprattutto, dalle intercettazioni relative ai dialoghi del deputato regionale TURANO Girolamo, riscontrate dalle dichiarazioni rese dall’esponente politico marsalese LAUDICINA Vincenzo, va considerato proprio quanto già emerso circa la di lui interferenza occulta nella vita politica della provincia di Trapani e nella gestione amministrativa della A.S.L. di Trapani, pienamente realizzata per il tramite di infedeli funzionari, quali il CANGEMI Giuseppe”
Veniamo ai nostri giorni. Le grandi manovre degli “amici” di Giammarinaro in vista delle elezioni amministrative del 2012 erano già cominciate da tempo.
Manovre assolutamente “bipartisan”, come nello stile di Giammarinaro. Che negli anni ha costruito fortune e alleanze a destra come a sinistra, ed è stato, con i suoi uomini, sempre al Governo della città. Un terzo polo ante litteram, ma assolutamente vincente. “ A Marsala Pino Giammarinaro ha sempre contato tanto, tantissimo” dichiara un consigliere comunale che certi meccanismi li conosce bene, Celestino Errera.
E non è un caso che qualche settimana fa Pino Giammarinaro abbia partecipato addirittura ad un’iniziativa organizzata dall’Associazione “Siciliani Europei” (che, riecheggia il nome della Fondazione di Massimo D’Alema, “Italiani Europei”), e che raggruppa una delle tante anime del Pd trapanese. Il Presidente dell’associazione, per intenderci, è lo stesso presidente del Pd trapanese, Dario Safina, delfino del deputato regionale Camillo Oddo e consulente dell’Ars.
Location: un lussuoso hotel nel centro di Marsala. Pretesto: la commemorazione di Pino Pellegrino, senatore del vecchio Partito Comunista, ad un anno dalla sua scomparsa. Tra il pubblico, tanti notabili del Pd, la senatrice Maria Pia Castiglione del Pid, e Giammarinaro. E’ stata l’occasione per fare la sua puntata nel piatto delle trattative riservate per la corsa alla poltrona di Sindaco : “Se volete allearvi con me, sappiate che ho già alcune liste pronte” ha detto ai suoi interlocutori nel Pd.
Già nel 2007 il gruppo di Giammarinaro indicò un uomo di riferimento, un medico, tanto per cambiare,Filippo Maggio nella lista degli assessori del candidato sindaco del centrosinistra, Leo Giacalone. Poi vinse il centrodestra, con Renzo Carini, ma Giammarinaro non tardò ad entrare anche in quel governo, dove tuttora permane.
Alla vigilia del voto il gioco ricomincia. La trattativa si è interrotta, per cause di forza maggiore. Ma il dialogo tra pezzi della sinistra e Pino Giammarinaro a Marsala è andato avanti da sempre. E tutto fa pensare che – come in passato – non si fermerà mica per qualche intoppo giudiziario.
Carlo Rallo