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03/07/2011 04:08:56

30.000 kmq di mare in Italia a rischio trivelle

Un mare di trivelle'', questo il titolo del rapporto, elenca i rischi legati alle 117 nuove trivelle presenti in mare e sul territorio italiano e i numeri del settore: sono 25 i permessi di ricerca gia' rilasciati al 31 maggio 2011 al fine di estrarre idrocarburi dai fondali marini, per un totale di quasi 12mila kmq a mare. Sommando a questi le aree per cui sono state avanzate richieste per attivita' di ricerca petrolifera, l'area coinvolta diventa di 30mila kmq, una superficie piu' grande della regione siciliana.

Nel dettaglio, le aree di mare oggetto di richiesta di ricerca sono 39: 21 nel canale di Sicilia, 8 tra Marche, Abruzzo e Molise, 7 sulla costa adriatica della Puglia, 2 nel golfo di Taranto, e 1 nell'Adriatico settentrionale. Proprio l'Adriatico centro meridionale sarebbe, secondo il dossier, oggetto di numerose richieste di ricerca soprattutto da parte di due aziende petrolifere straniere, la Northern Petroleum e la Petroceltic Elsa, alle quali Goletta Verde di Legambiente ha conferito simbolicamente la bandiera nera, per le minacce all'integrita' dell'ecosistema marino.

Secondo Legambiente, il rilancio del settore energetico in Italia e' inevitabile ma deve basarsi su innovazione, efficienza e rinnovabili e non sulla produzione di energia basata sugli idrocarburi. ''Nelle Isole Tremiti, come in tutta Italia - ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - il futuro del mare sta nel turismo di qualita' e nella pesca sostenibile, non certo nella minaccia di nuove piattaforme petrolifere che rappresentano una seria ipoteca sul futuro delle nostre coste, come ha dimostrato la tragedia ambientale del Golfo del Messico dello scorso anno".