politici da Lapis e Ciancimino in cui risulta tra gli indagati anche l'ex senatore Cuffaro (in carcere per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato la mafia).
Vizzini e Romano sono entramvi accusati di concorso in corruzione aggravata dall´aver favorito l´associazione mafiosa e per l'accusa queste sarebbero telefonate fondamentali per dimostrare le tesi accusatoria. Lapis e Ciancimino hanno ammesso di avere pagato tangenti per la vendita della Gas: 50 mila euro ciascuno a Romano e Cuffaro (“contributi elettorali” secondo Lapis), altri soldi a Vizzini. Tutti hanno negato di avere ricevuto mazzette.
Entro 10 giorni dal deposito la Procura chiederà al gip di fissare l’udienza in cui le parti discuteranno della rilevanza delle conversazioni nell’indagine. Al termine dell’udienza il gip deciderà se chiedere alle Camere l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni.
Vizzini, per difendersi dall'inchiesta, aveva presentato una lettera di autosospensione dalla carica di presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato e dal gruppo del Pdl. Una decisione, quest'ultima, respinta dal neosegretario Alfano.