Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/07/2011 04:54:21

Processo ai vigili urbani di Marsala, domani le prime decisioni

Nell'ultima udienza, davanti al Gup Annalisa Amato, hanno parlato tutti gli avvocati che assistono i numerosi indagati. Per 18 vigili - che hanno scelto il rito ordinario - pende una richiesta di rinvio a giudizio per omissione di atti d'ufficio, abuso e altri relativi a loro mancanze nella lotta all'abusivismo commerciale, ai posteggiatori abusivi e ad altre specifiche disposizioni dell'Amministrazione Comunale che erano state - secondo l'accusa  - disattese. Per altri 4 vigili invece già domani ci sarà il giudizio perchè hanno chiesto la strada del giudizio abbreviato. Tra questi quattro figura l'ex comandante dei vigili urbani, La Rosa, e poi altri tre vigili: Giuseppe Ingrassia, Anna Maria Licari, Leonardo Angileri. Il processo, che aveva suscitato tanto clamore, si sta sgonfiando sempre di più. E' per questo che anche la richiesta di condanna formulata dal Pm Vella per La Rosa e gli altri è abbastanza tenue: 4 mesi per omissione di atti d'ufficio. A difendere gli imputati e gli indagati sono gli avvocati:  Paolo Paladino, Giovanni Gaudino, Antonella Bonafede, Roberta Anselmi, Manlio Mauro, Vito Cimiotta e Giovanni Galfano. Tra i casi di omissioni contestate, mancate multe a commercianti abusivi, ad automobilisti e parcheggiatori abusivi.
Tutte le difese contestano i reati come insussitenti, perchp mancherebbero delle prove certe sulle "mancanze" contestate dalla Procura ai vigili urbani. In partciolare - da quello che si è appreso - sarebbe contestata una prova fotografica, unico elemento probatorio ritenuto di una certa importanza. In questa foto si vede, in maniera non chiara, un vigile che omette di multare un veicolo che ha violato il codice della strada. Secondo l'accusa è una prova tangibile di come i vigili abbiano omesso di attenersi agli ordini di servizio, secondo le difese invece non si tiene conto della "discrezionalità" propria di ogni tutore dell'ordine, ed inoltre l'osservazione - sempre secondo le difese - andava fatta per un arco di tempo più lungo anzichè per pochi minuti. E' su questa presunzione di colpevolezza che si gioca la delicata partita che domani vedrà già un primo risultato.